Lorella Moretti e Luca Bechelli, quelli di Pippolatico Music, talent scout del Chianti fiorentino..

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I due cantano PFM, Beatles, Denovo, Led Zeppelin, Joe Cocker, Pino Daniele: giocano a scoprire nuovi artisti, facendoli crescere artisticamente ed umanamente. Andare sulle colline di Pozzolatico, significa fare pochi chilometri da Firenze e ritrovarsi già nel Chiantishire..
Buongiorno a Luca Bechelli e Lorella Moretti: vi ricordate il momento in cui vi siete conosciuti la prima volta?
Luca: Lavoravo come fonico in un service audio-luci e mi trovai a montare un impianto per un matrimonio organizzato per l’appunto da Lorella stessa, così ci parlammo e intuii immediatamente la sua vulcanicità.
Lorella: Sì avevo organizzato un matrimonio ad un amico e chiamai un service di cui conoscevo il titolare che era amico trentennale di Luca, da lì è partito tutto.
In cosa consiste il vostro lavoro assieme a livello quotidiano?
Luca: Io mi occupo della creazione di musiche inedite, testi e arrangiamenti da creare ad hoc per ogni ragazzo/a che viene a lavorare con noi in studio. A volte lavoriamo anche su arrangiamenti e rielaborazione di brani editi. Lavoriamo da anni anche per la realizzazione audio di guide museali multilingue con un gruppo di speaker professionisti madrelingua..
Lorella: All’interno dello studio di registrazione tutto quello che riguarda gli orari di studio e dei turni, la fatturazione, i preventivi e…più che altro il supporto psicologico a tutti i ragazzi (I MIEI RAGAZZI!!!) è interamente di mia competenza, sono un po’ la mamma dei nostri cantanti e mi prendo sulle spalle gioie e sfoghi di tutti.
Siete vittime della tecnologia o riuscite a dominarla?
Lorella: Domino assolutamente la tecnologia e anche se ne faccio uso cerco molto anche il dialogo diretto e non solo i social.
Luca: Con il mestiere che faccio, oggi come oggi è indispensabile ricorrere alla tecnologia, ma l’anima compositiva, quella poca o tanta che ho è tutta “roba” che esce dall’anima…viva Iddio!
Riuscite ad avere dei momenti liberi? Riuscite pertanto a coltivare qualche hobby?
Luca: Momenti liberi rari e quando posso scappo da mia figlia per stare più possibile con lei. Hobby? Mi piace scrivere romanzi ed è tramite questa passione che ho conosciuto Giancarlo Passarella ..
Lorella: Momenti liberi, mai! Quelli rari se capitano d’estate li passo al mare in campeggio.
Siamo curiosi di sapere quando (e come) avete conosciuto per la prima volta il nostro diretur Giancarlo Passarella…
Luca: Come dicevo ho conosciuto Giancarlo perché me lo ha fatto conoscere Michele Muti grande discografico Polygram e non solo: negli anni’80, ci siamo incontrati in alcuni eventi dei Neon e dei Denovo, anche quando hanno registrato un videoclip ad n celebre locale di quel periodo… il Manila di Campi Bisenzo. L’anno scorso ho contattato di nuovo Michele Muti, perché La speranza era che Giancarlo ci desse una mano per un libro che avevo finito di scrivere …
Lorella: Come ha scritto Luca, mi sono rivolta a Michele Muti senza informarlo dei giri telefonici che stavo facendo e Muti mi ha indicato Giancarlo come grande amico e persona di grande professionalità utilissima per noi per la pubblicazione del libro di Luca …. finito questo evento di Amatrice partiremo immediatamente con il libro!
Quali sono stati i cantanti che avete amato quando eravate giovani? Chi invece adesso seguite con maggiore interesse?
Luca: Nato come batterista nei primi anni ’70 ascoltavo prevalentemente rock e prog, i miei modelli erano Led Zeppelin, Joe Cocker, Deep Purple, King Crimson, Genesis… poi dal 1975 ho cominciato ad avvicinarmi al Jazz e ascoltavo John Coltrane, Charlie Parker, Miles Davis, Charles Mingus .. e infine alla musica italiana Pino Daniele, Gino Paoli e cantautori in generale.
Lorella: Tutta la musica italiana con particolare affetto per i Pooh, la PFM e i cantautori. I Beatles invece erano il mio riferimento inglese.
Il vostro contatto con i giovani artisti, mi invita a domandarvi …. quale iniziative suggerite per aiutare questo tipo di ragazzi?
Lorella: Le principali iniziative sono: 1) avvicinare i ragazzi al mondo degli inediti 2) individuare contest e concorsi importanti per far conoscere le nostre voci principali 3) Presentazione di progetti in discografia.
Luca: Sì … il discorso importante per me è proprio quello sugli inediti e sulla costruzione di una personalità artistica il più possibile discosta da tutto ciò che il mercato già offre, per individuare proprio una unicità di cui i ragazzi hanno assolutamente bisogno.
Con l’uso di una macchina del tempo, vi do la possibilità di trasferirvi: in quale epoca vi fate trasportare?
Lorella: Volerei negli anni 60-70, succedevano mille cose, cambiava il mondo e gli stimoli erano infiniti.
Luca: La mia curiosità mi spinge a dirti il futuro…capire dove si andrà con la musica, come la concepiremo, con quali sonorità …