Gwyn Ashton è l’emblema del chitarrista giramondo. Oggi ci presenta il suo nuovo album “Sonic Blues Preachers”

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In fondo che ci vuole per fare della musica… Una voce e una chitarra. Gwyn Ashton, australiano, ci mette la chitarra. E che chitarra! Una chitarra che – prendendo il meglio del Rock anni ’50 e ’60 – suona a meraviglia con un sound moderno e tradizionale allo stesso tempo. E non solo viaggia nel tempo con questa chitarra, ma anche gira parecchio il mondo per portare la buona novella al maggior numero di gente possibile. In breve, date un ascolto a “Sonic Blues Preachers”…non ne rimarrete delusi! Anzi…

Dopo “Solo Elektro” è tempo per “Sonic Blues Preachers”… “SBP era originariamente un differente progetto che coinvolgeva il mio co-autore in Melbourne, Garry Allen, e me stesso. Avevamo già scritto dei brani a casa sua l’anno prima che poi erano finiti sull’album “Solo Elektro”. A quel punto diciamo che i brani erano terminati al 50% e dopo ritornai in Europa e li registrai mentre stavo scambiando dei link via internet con Gary e completandoli sempre grazie a un lavoro online. Qualche volta mi piacerebbe comporre un riff e avere la melodia, inviare questo materiale via e-mail a lui e mentre dormivo lui poteva scrivermi i testi e inviarmeli affinché io li potessi registrare quando ero svegli. E’ stata una buona organizzazione. In entrambi i casi erano delle sessioni per divertimento con nessuna programmazione. Così è andata per costruire gli album. Infatti è iniziato nelle prime sessioni con alcuni brani quali “If I Don’t Feel It”, “Waiting Game”, “Soul For Sale” e “The Old Fool” che furono composte nello stesso tempo. Non erano destinate per nulla in specifico, avevamo avuto solo il divertimento di comporle assieme come facevamo ad Adelaide nel 1990 allorquando eravamo vicini di pianerottolo. Questa volta è stato un po’ differente, ma sempre un po’ pazzoide. Sono andato a casa di Garry durante la mia visita in Australia l’anno dopo e abbiamo provato nuovamente assieme. Era originariamente un altro progetto musicale come ho detto poc’anzi. Lui doveva cantare ed eravamo un trio. Avevamo i brani e ci stavamo domandando quale potesse essere il migliore batterista disponibile in Adelaide. C’era un solo nome John Freeman. John Freeman era nei Fraternity con Bon Scott negli anni settanta e dopo con i Mickey Finn, una band sempre di Adelaide che era nata dalle ceneri dei Graternity.Garry and io eravamo dei grandi ammiratori di John cosicché lo abbiamo scelto e siamo ritornati ad Adelaide per incontrarlo. Lo abbiamo invitato e abbiamo provato divertendoci davvero molto.”

Chi sono questi Sonic Blues Preachers? “Dopo aver provato qui in Australia ritornai in Europa e un anno dopo ritornai nuovamente in Australia. Noi tre rimettemmo in moto nuovamente la band e registrammo i brani a casa di John. Ma le cose erano cambiate ed ognuno di noi iniziò a lavorare su differenti progetti. Cosicché ritornai ancora una volta in Europa per registrare il tutto e riregistrare la voce di Garry. “Sonic Blues Preachers” erano io con John che si occupava delle sessioni in studio/live ed utilizzando differenti batteristi per i concerti come ad esempio l’ex batterista di Paul McCartney, Wings e Manfred Mann’Earthband Geoff Britton che vive in Spagna.”

Il Blues come il Rock’n’Roll anni sessanta rappresenta le tue radici, vero? “Assolutamente. Il Rock’n’Roll anni ’50 e ‘60, il Blues, il Garage, il Grungy guitar Pop, The Sonics, RL Burnside, Son House, Link Wray…tutto è presente nella nostra musica.”

Questi due stili musicali (Blues e Rock’n’Roll) trasmettono delle bellissime sensazioni…“Si…tutto questo mi fa stare bene… Molto di più di qualsiasi altra cosa… Mi sembra che sto scoprendo la mia stessa idendità.”

Il sound è molto dinamico…“Lo abbiamo registrato in maniera che si potesse mettere in giusta evidenza l’impatto diretto e senza fronzoli. Solo alcuni microfoni in una stanza e nessuna prova preliminare. Volevamo catturare lo spirito degli album di un tempo… Abbiamo provato e registrato in due pomeriggi e sceglievamo la prima o la seconda provas di registrazione per ogni brano. Non c’è stato nessun lavoro di raffinamento o prova. Questo è il bello di avere un batterista che conosce come far sentire naturale la musica. Semplice, nulla di complicato e tutto groove.”

Un brano nasce componendo il riff oppure…? “Qualche volta. Qualche volta tu ascolti delle parole che hanno un ritmo e quindi c’è già la linea ritmica e così prosegui nello scrivere tutto il brano. “Take Yourself Away” fu scritta in pochi minuti. Garry ed io andammo nel garage e presi la chitarra e iniziai a suonare, a creare il riff basilare eccetera eccetera… Lui iniziò a cantare “Take Yourself Away” per proseguire. Mi disse…Dammi 10 minuti, prese una penna e carta e ritornò con il testo pronto. E’ stato un processo organico e molto spontaneo. Lo stesso per “If I Don’t Feel It”. Garry and io stavamo suonando “Soul for Sale” live in un programma radio a Melbourne. Avevamo composto il brano nel pomeriggio e lo volevamo suonare live. Così chiamai la radio e Wernber a 3CR ci invito dicendoci Venite e suonatela. Così abbiamo fatto. Dopo l’intervista ci siamo messi a suonarla. Werner stave parlando con il bluesman del Queensland Sugarcane Collins e stavano chattando. Stavo seduto giochicchiando con la chitarra e Garry disse Hai sentito? Risposi Cosa? Allora rispose Non lo sento, devo muovermi. Era un bel suggerimento per un brano così mi misi a lavorare sul riff e un nuovo brano era stato appena composto. Dopo una settimana ritornammo ospiti dello show di Werner e suonammo quella canzone!”

Cosa hai appreso dopo tutti questi anni spesi a suonare in giro? “Che sono nato per fare questo. E’ tutta la mia vita, creare nuova musica e andare in tutti i posti dove è possibile andare. Mi piace registrare, tutto il processo. E’ come dare la vita a qualcosa. Tu hai creato qualcosa che prima non esisteva e gli hai dato ossigeno. L’aspetto più bello è che la gente apprezza, battendo a ritmo i loro piedi e cantando con te. Per me questo è successo!”

Cosa rappresenta per te la chitarra? Un’amante o una madre? “E’ il mio modo di esprimermi. E’ un aspetto fondamentale di me. E’ da sempre stata la mia migliore amica. Mi sono disperato per essa, ho combattuto, ho sofferto, ho amato. Ed ora posso comporre con essa.”

Che notizie recenti ci sono dal tuo campo? “Sto ancora componendo, scrivendo, registrando con il mio studi mobile. Viaggio, passo tempo sui van, ancora più concerti, la vita va avanti…”

L’Australia è una terra Rock,vero? “Sono così contento di essere cresciuto qui. Abbiamo una gran bella scena musicale, musicisti incredibili, un clima eccezionale e spiagge… Abbiamo i tropici, l’interno, il sole, il surf, città, il Rock’n’Roll e il diesel a metà prezzo rispetto l’Europa. C’è un senso di humour e di forti rapporti con gli amici che amano la musica. Quindi…perché no?”

Stai programmando di supportare il nuovo album con un tour? “Assolutamente. Sono in grado di suonare tutti i brani come solista o come duo. Sono sempre on the road. Devo suonare in alcuni festival in Repubblica Ceca e Portogallo. E’ il mio Never-ending Tour! Ho provato che da solo riesco a catturare l’attenzione di più di 5000 presenti e scuoterli a dovere! Devo solo diffondere la buona novella.”

Musica significa libertà? “Per me è l’ultimo strumento di comunicazione che butta giù barriere. Barriere sia sociali che linguistiche. Non importa che lingua parli, un buon brano, una bella chitarra e un accordo appena accennato ti farà andare ovunque. Un concerto ti terrà lontano dai pericoli della vita ed è bello sentire tutto questo. E’ una terapia, divertimento ed entrare in contatto con l’umanità. Unisce tutto e tutti.”

Sito ufficiale di Gwyn Ashton https://www.gwynashton.com/
Recensione di Radiogram https://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=26903&sz=4
Recensione di Solo Elektro https://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=39424&sz=4