Festival di Sanremo 2020: il mio personale parere sulla prima serata ..

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Settanta anni e… dimostrarli. Il Festival di Sanremo è ancora in uno stato di coma profondo. Il solito spettacolo fiume messo in piedi da Amadeus ha mostrato rughe profonde, nascoste dalle due precedenti edizioni di Claudio Baglioni. Eppure le sue dichiarazioni avevano lasciato ben sperare, ma ad un primo ascolto le canzoni non esaltano e non possiedono il fuoco sacro che in queste occasioni è richiesto. Introdotto da un Fiorello sempre spumeggiante, ma anche lui oramai scontato nel suo clichè, Amadeus ha cercato invano di dare risalto ad un Festival piatto, privo di idee e di canzoni interessanti. L’ascolto dei brani eseguiti dalle Nuove Proposte è stato il campanello d’allarme di una serata da dimenticare. Nonostante l’interessante proposta di Eugenio In Via Di Gioia, la giuria si è affidata alla “rassicurante” Tecla, con il suo brano Sanremo-style sulle donne, e al figlio d’arte Leo Gassmann. Nessuna sorpresa.

I VIP hanno lasciato più di una perplessità. Tra brani sufficienti molto hanno deluso Bugo e Morgan. Da quest’ultimo ci si attende che esprima appieno il suo “genio”. Sincero è una chiara citazione di Franco Battiato e il suo look retro ha riportato alla mente Alberto Camerini. Da dimenticare anche l’esibizione di Rita Pavone. La sua voglia di mostrare di essere ancora in perfetta forma non è stata supportata da un brano all’altezza. Ma, tra i concorrenti, quello più imbarazzante è stato sicuramente Achille Lauro. La rivelazione dello scorso anno, oltre ad aver eseguito una versione riveduta e corretta di Rolls Royce, si è presentato scalzo e con un improponibile body trasparente che non sarebbe stato indossato neanche da Renato Zero, all’inizio della sua carriera. Una vera caduta di stile, nonostante i buoni propositi di voler rappresentare la spoliazione di San Francesco con rinuncia ai beni materiali. Pochi i brani che ad un primo ascolto hanno impressionato. Su tutti Diodato che con Fai rumore ha confermato le sue indubbie qualità vocali e una particolare sensibilità compositiva. Un brano che si avvicina alla canzone classica sanremese e che può essere inserita nel lotto delle favorite. Così come Elodie, Raphael Gualazzi e Marco Masini.
Amadeus, in una edizione dedicata alle donne, si è avvalso della presenza di Diletta Leotta e Rula Jebreal. Entrambe a loro agio nel presentare si sono distinte con due monologhi diversi. Debole e noioso quello della Leotta, forte quello della Jebreal. Viene da chiedersi se entrambi gli interventi fossero inseriti nel giusto contesto. Un capitolo a parte meritano gli ospiti. Tiziano Ferro, che sarà presente in tutte le serate è stato deludente nelle versioni di Volare e soprattutto di Almeno tu nell’universo. Non proprio nelle sue corde la performance della canzone di Mia Martini è stata da dimenticare. Perfetto quando ha cantato un suo brano Accetto miracoli. Altrettanto quella del duo Al Bano e Romina che hanno destato qualche perplessità per il probabile uso di qualche “aiutino” vocale. Emma Marrone ha mostrato la grinta che la conferma come una delle migliori voci femminili del panorama italiano. Fuori contesto il cast del film “Gli anni più belli”. La prima serata si è consumata con la lettura della classifica e relativa sorpresa de Le Vibrazioni al primo posto. Gli ascolti saranno alti, purtroppo non adeguati alla qualità dello spettacolo offerto.

1 thought on “Festival di Sanremo 2020: il mio personale parere sulla prima serata ..

  1. Giuliana says:

    Sono d’accordo, talmente scontato che quando hanno iniziato Romina e Albano non c’è l’ho fatta più, ho spento, meglio dormire. Rita Pavone non ce la faceva, Tiziano Ferro pure. Amadeus non mi piace, rigido, controllato e preso a leggere a pappagallo. Sono anni che il festival è vecchio, stantìo, privo di guizzi, scenografie gessate monocromatiche. Non credo di essere una nostalgica dei vecchi programmi anni 60~80 ma …….che divertimento allora!!!!!
    Giuliana

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