Nella sua martoriata Brescia, virtualmente incontriamo Rolando Giambelli e la sua galassia dedicata ai Beatles

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Se c’era una persona sempre in giro ed in perenne attività artistico/comunicativa, questa era Rolando Giambelli: non passava giorno che non ti comunicasse un evento, una mostra, un concerto, un viaggio ed ovviamente all’insegna dei Beatles. Ora anche lui riflette su questi mesi ad affrontare la pandemia..

– Rolando, come stai vivendo questi momenti segregato in casa?
Sono in clausura a casa dal 9 Aprile, giorno in cui ho abbassato temporaneamente la serranda del mio studio fotografico, che è la mia attività professionale, che porto avanti da anni, con la stessa passione ed impegno a fianco di quella musicale, che da sempre occupa la mia vita, con la mia Fab-Alice! Devo dire che per uno abituato, come me a stare prevalentemente “fuori e in giro” per lavoro, dovendo restare in casa per legge, per dovere civico ed anche un po’ per la paura di beccarmi il virus, che qui a Brescia purtroppo non si è ancora fermato, l’ho presa bene, comunque, e fin da subito, nonostante che già da settimane il mio lavoro fotografico fosse molto diminuito e penalizzato dalla crescente preoccupazione per il Coronavirus che cominciava a diffondersi e di conseguenza, anche per le nostre attività musicali è scattato improvvisamente l’allarme con relativo decreto che mi ha costretto a cancellare il 1° marzo, il 16° Concerto per George Harrison e da lì, uno dopo l’altro, tutti i numerosi eventi beatlesiani, comprese le trasferte aeree per eventi già in programma, fino a Settembre. E così, ho deciso con forza di lasciare fuori un po di quei pensieri neri che tanto non c’era altro da fare che attendere pazientemente, continuando comunque a lavorare, dopo aver messo bene in ordine tutta la casa, che non facevo da tempo immemorabile. Ora sto soprattutto cercando di tenere viva l’attenzione dei nostri amici ed associati ricollocando le date degli eventi annullati e, nel limite del possibile, contattandoli anche personalmente per sentire e valutare insieme i loro pareri!
Ho visto sui social delle tue e vere proprie lezioni sulla musica dei Beatles…
Ho trovato molto utile anche impegnare questo tempo a casa, per ripassare il magico repertorio dei Beatles. Mi sono così creato anche un lavoro “fisso” quotidiano, quello, cioè di tenere lezioni di Beatles con la dimostrazione degli accordi, del testo e dell’armonia di una canzone al giorno, postando un video live su Facebook ..
– Che riscontro hai avuto? Il pubblico interagisce con te?
Un ottimo riscontro, anche perché le mie lezioni sono davvero semplicissime ed immediate. Qualcuno mi manda video e foto a sostegno dell’iniziativa proprio per il carattere anche educativo oltre che ricreativo nel togliere un po’ di noia a chi decide di staccare la chitarra dal chiodo e magari ripassare con me i Beatles! Sono parecchi i like ed anche i commenti positivi su Facebook…  

Mi immagino che tutte le tue iniziative beatlesiane cominciano a mancarti: ho già diffuso la notizia che il prossimo Beatles Day a Brescia lo farai virtualmente ..
Il Beatles Day, giunto quest’anno alla 31a edizione, era già stato fissato per il 7 Giugno, con ospite d’onore il primo batterista Pete Best, per il quale abbiamo già preso i voli, hotel .. ecc. Esso doveva essere un evento memorabile e con un programma notevole, anche per celebrarvi importanti anniversari beatlesiani, giusto per il 2020, ma anche perché il Beatles Day era previsto nel magnifico parco del Castello di Brescia, dove in altro periodo, collaboro all’organizzazione del Festival Internazionale delle Luci “CIDNEON” che nelle tre edizioni ha avuto un grande successo. In ogni caso, per non perdere il Beatles Day 2020, sperando che la situazione “contagi” possa nel frattempo cambiare “in meglio” rispetto alle previsioni dei “maghi” lo avremmo, comunque spostato al 13 Settembre dopo vari accordi con i partecipanti ed anche con Pete Best che “fortunatamente”, ha dato la sua disponibilità a venire a Brescia anche per quella data!… Non ci resta che sperare….incrociamo le dita….

– Scommetto che anche tu stai molto riflettendo in queste lunghe settimane in quarantena: possiamo dire che sarebbe ora di pensare ad un libro di ricordi?
E’ stata davvero una bella occasione, restando a casa, anche quella di pensare di raccontare tante storie di cui è piena la mia vita… Ed è stato proprio nel mettere in ordine, catalogando ogni cosa, facendo passare foto, agende, giornali, lettere, dischi, chitarre, vecchie armoniche ed altre amenità che, riguardando con attenzione e curiosità in continua crescita, tutto ciò, mi sono fatto, in pochi giorni un lungo viaggio nel passato… e  i sembra ieri, che mi ha fatto ripensare e rivivere tanti momenti belli ed anche no… Penso proprio che sia giunto anche il tempo di pensare di scrivere un libro di ricordi completandolo, magari, con immagini fotografiche che non mi mancano davvero e ne ho di bellissime per illustrarlo ancora meglio…