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Recensioni |
Pubblicato il 24/04/2018 alle 08:16:23 | |
In-Side – Out-Side (Andromeda Relix) Potere alla melodia!!
Esordio stratosferico per questa band di Torino: rock melodico e rock progressivo che si fondono come raramente capita di ascoltare. Gusto estetico e melodia perfettamente integrate.
Esordio stratosferico per questa band di Torino: rock melodico e rock progressivo che si fondono come raramente capita di ascoltare. Gusto estetico e melodia perfettamente integrate.
A tessere le trame degli In-Side c’è Saal Richmond, tastierista e compositore dal gusto sopraffine capace di, caso unico in Italia e forse nel mondo, di erigere una band tributo ad Alan Parsons Project. Da questa esperienza, che ha portato numerose soddisfazioni, compreso la conoscenza dello stesso Alan, nasce l’idea di un proprio percorso, capace di unire le sue anime artistiche: l’amore per il rock progressivo e per l’AOR, ovvero rock adulto ed intelligente dal piglio radiofonico.
Sistemata la line up intorno al cantante Beppe Jago Careddu, al batterista Marzio Franconi, il chitarrista Abramo De Cillis, il bassista PJ Philip e il tastierista Dave Grandieri, più alcuni ospiti, tutti musicisti di spessore elevato, gli In-Side si sono messi al lavoro per pubblicare il disco di esordio, che con sette canzoni e poco più di trenta minuti, dimostra comunque di avere tutte le carte in regola per soddisfare anche i palati più esigenti in fatto di rock melodico.
Ad un paio di mesi dalla pubblicazione “Out-Inside” sta raccogliendo consensi in tutto il mondo ed intorno alla band si è creato un interesse meritato, ma inatteso, a detta degli stessi protagonisti.
D’altronde come non rimanere stregati ascoltando “The Signs Of Time” con quel suon refrain ammaliante? Non sono da meno la ritmata “The Running Man”, o “Block 4 (The Russian Woodpecker)”, un rock melodico a tutto tondo dedicato alla tragedia di Chernobyl.
Ma l’intera scaletta non offre pause, se “I’m Not A Machine” è un rock infarcito di appeal radiofonico, “Break Down” è una ballata che colpisce il bersaglio.
“Lie To Me” è uno splendido modo di dire arrivederci al prossimo disco: rock romantico che profuma di Foreigner.
Tanti e tanti applausi agli In-Side, che ora speriamo di poter ascoltare in concerto.
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