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Interviste
Pubblicato il 25/06/2003 alle 15:28:53
Sia lodata la musica: Paolo Belli e la sua Big Band
di Antonio Ranalli
"I + Belli di Paolo" è il nuovo greatest hits di Paolo Belli. Accompagnato dall'inedito "Amore Made in Italy" l'album è un'occasione per riepilogare quanto fatto in questi ultimi anni. Ne abbiamo parlato con l'artista.

Lo avevamo incontrato all'inizio dello scorso anno, all'indomani del successo ottenuto con la trasmissione televisiva "Torno sabato... la lotteria" con Giorgio Panariello. Poi con un album e un lungo tour Paolo Belli è stato protagonista della passata stagione estiva, grazie a pezzi trascinanti, tutti suonati con l'ormai fedelissima Big Band. Oggi l'artista torna con un'antologia. Si tratta di "I + Belli di... Paolo", pubblicata dalla New Music, dove trovano spazio i brani degli ultimi due album (quelli con la Big Band appunto) e rivisitazione di canzoni del periodo con i Ladri di biciclette. A questi si aggiunge l'inedito "Amore Made In Italy", che segna la collaborazione con i Ridillo. Ecco cosa ci ha raccontato l'artista.

Antonio Ranalli: Dopo sei dischi da solista, l'avventura precedente con i Ladri di biciclette e tante collaborazioni è arrivato anche per Paolo Belli il momento ell'antologia. Quali sono state le ragioni che ti hanno spinto aggiornamente a pubblicare "I + Belli di... Paolo"?

Paolo Belli: Molte persone quando mi incontrano, mi dicono che non iescono a trovare le anzoni del mio passato e allora ho ritenuto giusto che tutti potessero avere la mia discografia,almeno le canzoni più significative.

Antonio Ranalli: Direi di parlare subito del brano inedito "Amore Made In Italy". Ancora una volta esplori il lato caldo degli italiani, e che in parte era già emerso in brani come "Femmina" e "Ci baciamo tutta la notte". Come è nato questo nuovo pezzo?

Paolo Belli: Difficilmente canto canzoni di altri, io di solito mi scrivo da solo le canzoni, ma un giorno mi è arrivato questo brano dai RIDILLO, mi è piaciuto immediatamente, è un brano che mi calza a pennello, io poi ho scritto il testo, ho scritto la parte funk... et... voilà.

Antonio Ranalli: Nella raccolta ci sono ben sette brani tratti dal precedente album "Belli... e pupe". i tratta sicuramente del tuo lavoro più maturo. Quali sono state le gratificazioni maggiori ricevute all'indomani della pubblicazione di questo album?

Paolo Belli: Il fatto che nei concerti tutti conoscano a memoria le canzoni.

Antonio Ranalli: L'album si chiama "I + Belli di... Paolo Belli" ma credo che nella raccolta mancano episodi importanti della tua carriera. Penso al tuo esordio con "Paolo Belli & Rhythm Machine", dove c'era il brano "Via di qua", che mi sembra molto adatto ad essere eseguito con la big band. Poi penso a "Solo", dove hai esplorato il tuo lato più cantautorale, e dove c'erano pezzi come "Alza il pugno" e "500 mila stelle", quest'ultima dedicata al Festival di Woodstock. E ancora gli album "Adesso grido" e "Negro". Insomma, mi sembra che l'antologia dia più spazio agli ultimi due album, eccezion fatta per le rivisitazioni del periodo con i Ladri di biciclette. Si tratta di una scelta precisa?

Paolo Belli: Si,perchè i brani che hai citato, voglio raccogliergli più avanti in un album live.

Antonio Ranalli: Negli ultimi tempi sei stato paragonato, in più occasioni, a Brian Setzer, il grande musicista americano che con la sua orchestra ha riportato in voga lo swing. Ti senti affine a questo artista? Prima della tua svolta con la big band, che situazione c'era per questo genere in Italia?

Paolo Belli: Sono lusingato di questo paragone. Io ho sempre fatto swing, sia con i Ladri che da solo, però mi piace spaziare molto anche nel blues e nel funk, ma da quando ho la BIG BAND, ho cercato di portare sempre di più lo swing, perchè la mia è una missione:-)

Antonio Ranalli: Porterai "I + Belli di... Paolo" in tour?

Paolo Belli: Claro que si amigo.

Antonio Ranalli: Sono in programma nuove iniziative per Rock No War?

Paolo Belli: Certo, ci stiamo prodigando, in Nicaragua, Sarawy, Cambogia... se vuoi più dettagli puoi visitare il nostro sito.

Antonio Ranalli: Per un nuovo disco, invece, quando dovremo aspettare? Il futuro artistico di Paolo Belli sarà ancora con la Big Band?

Paolo Belli: Credo verso fine anno sarà pronto tutto il nuovo materiale... e certamente ci sarà la big band... ormai è la mia spina dorsale.

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