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Recensioni
Pubblicato il 18/02/2014 alle 11:25:41
I St. Madness con Canonizing Carnage vanno a tutta birra
di Emanuele Gentile
Convincente nuovo album da parte di questa veterana metal band americana

Oramai i St. Madness hanno ben vent’anni di carriera alle loro spalle. Non sono mai diventati una band di punta. Ma il loro mestiere lo hanno fatto. Con forte onesta. E grande dedizione. Sapete l’heavy metal americano è un genere molto popolare, ma non ci sono case discografiche capaci di imporlo in termini di vendite. I gruppi si affidano o all’autoproduzione oppure a piccole etichette che fanno fatica a coprire un mercato così vasto come quello statunitense. A ciò aggiungasi il fatto che organizzare un tour americano presuppone un notevole sforo finanziario. Gli Stati Uniti sono un paese molto grande e le distanze da coprire sono da misurarsi in migliaia di kilometri. O hai degli sponsor potenti oppure ti devi accontentare di una strategia a macchia di leopardo. Insomma si suona molto heavy metal, ma la realtà è ben differente…

Il gruppo nasce nel 1993 come Crown of Thorns. Il monicker fu cambiato quattro anni dopo perché sulla East Cost era attivo un gruppo dal nome similare in possesso del copyright. Pertanto, si chiamarono St. Madness. Sotto questo monicker hanno prodotto un bel po’ di album:

- “The Spiritual Visions of St. Madness” Full-length del 1997
- “God Bless America” Full-length del 1998;
- “Scare the World” Single del 1999;
- “Scare the World” Full-length del 2000;
- “We Make Evil Fun!” Compilation del 2003;
- “Vampires in the Church” Full-length del 2006;
- “Saintanic” Full-length del 2009;
- “Canonizing Carnage” Full-lenght del 2012.

Oggi ci presentano il loro ultimo nato. “Canonizing Carnage” per l’appunto. E’ un album che mantiene intattele caratteristiche del sound dei St. Madness. Un heavy rock che molto deve alla lezione dei Kiss che ingloba spezzoni consistenti di heavy metal classico alla Iron Maiden e Mercyful Fate. Fra l’altro i St. Madness si dipingono il viso rimarcando il loro legame con i succitati Kiss e Mercyful Fate. Il risultato non è niente male. Certo i clichée del genere ci sono tutti. Ma ogni tanto è positivo ascoltare anche questi. “Canonizing Carnage” è un album molto lungo in quanto dura più di un’ora per un totale di 17 brani.

“Canonizing Carnage” è un album che permette a tutti di conoscere il vero volto dell’heavy metal americano. Una scena spesso piuttosto leziosa in quanto amante del passato. Molto divisa per sottogeneri. E pervasa di uno spirito underground alquanto evidente. Buon viaggio!

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