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Interviste
Pubblicato il 30/06/2018 alle 08:39:31
In-Side: dentro la musica, fuori le emozioni!! Rock AOR & prog ..
di Beatrice Bonato
I torinesi In-Side con il debutto Out-Side portano il loro AOR screziato di prog in tutto il mondo. Le recensioni sono ottime, il tour e il nuovo cd sono in preparazione, altre novità in arrivo. Ci racconta tutto il tastierista Saal Richmond.

I torinesi In-Side con il debutto Out-Side portano il loro AOR screziato di prog in tutto il mondo. Le recensioni sono ottime, il tour e il nuovo cd sono in preparazione, altre novità in arrivo. Ci racconta tutto il tastierista Saal Richmond.


Partirei con dei complimenti, “Out-Side” è un album veramente molto bello, quindi vi chiedo: quanto siete soddisfatti del risultato finale? E quanto avete lavorato per il risultato finale?
Grazie di cuore per i complimenti, tornando a “Oout-Side” siamo molto soddisfatti del risultato finale ci sta dando ogni giorno molte soddisfazioni in Italia ma soprattutto all’estero per quanto concerne il lavoro fatto per arrivare alla soddisfazione del compimento di “Out-Side” ti dico tanto poiché non è un album totalmente AOR o Melodic Rock ma c’e’ tutto il nostro background dentro questo disco quindi come hai potuto sentire non è stato facile assemblare il disco con diversi generi mantenendo un filo logico tra musica genere e testi ma alla fine ci siamo riusciti, almeno credo.

Oltre alla musica, gli In-Side danno un senso di grande professionalità in tutti i loro aspetti: dalla cura della grafica del cd, all’attenzione sui social, sempre aggiornati. Non è una cosa così scontata, sbagliando molti gruppi non pensano che sia importante. Voi come vi siete organizzati?
Grazie. Diciamo che non è facile capire gli anni ‘80 se non vissuti in prima persona con il cuore di quegli anni non era solo una questione di musica ma di profumi, sensazioni, vivere nel sociale nonostante i problemi dell’epoca, confrontarsi l’uno con l’altro cosa che al giorno d’oggi lo si fa attraverso una fredda macchina che si chiama Facebook, Instagram, eccetera. Siamo realisti, una macchina non opera se non riceve ordini da l’unica persona che può provocare dolore al mondo L’UOMO quindi abbiamo cercato di utilizzare la tecnologia in senso positivo utilizzando la vera chiave per la quale facebook è stato creato la “COMUNICAZIONE” cerchiamo di fare comprendere attraverso i nostri post che non siamo solo musicisti ma persone che hanno vissuto tanto tempo fa un sogno che si chiamava anni ‘80 dove la prerogativa era il confronto e la comunicazione che regnavano fedeli e mai scontati.

Ci dite qualcosa suoi testi dei brani che mi sembrano interessanti ed in partcolare sono curiosa di sapere la storia che c’è dietro “Block 4 (The Russian Woodpecker)”.
Ecco qui ci colleghiamo proprio a quanto detto con la domanda precedente. In “Out-Side” io mi sono occupato della composizione dei brani oltre che degli arrangiamenti coadiuvato da Marzio Francone Producer Record e batterista e Dave Grandieri mio doppio ai Synth, mentre Jago si è occupato dei testi cosa a dir poco titanica se pensiamo che nel Melodic Rock la maggior parte dei testi parlano di belle donne e auto puoi comprendere che in questo calderone siamo dei marziani visto che i nostri testi sono di attualità e di vita personale non proprio in linea con il genere ma io sono un anticonformista convinto.
Ora Torniamo a noi quando prima ti ho detto che non siamo solo musicisti era anche per dire che bisogna fare attenzione quando si scrivono testi come Block 4 non bisogna farsi prendere dalla rabbia per quello che è accaduto a Chernobyl a questo punto si ritorna musicisti e si scrive una storia perché noi non facciamo politica. Io e Jago abbiamo lavorato tanto su “Block 4”, un brano davvero complicato sia nella musica apparentemente semplice e sia nelle parole.
Un giorno ci siamo imbattuti in un video documentario chiamato “ Il Complotto di Chernobyl” non “Il disastro di Chernobyl” (Se non lo conoscete vi consiglio di vederlo, è molto interessante). Ad ogni modo colpiti da questo documentario io ho guardato Jago e gli ho detto.
Ed ora? Che caz…… scrivi? Ci ammazzano se componiamo quello che abbiamo visto nel documentario? E poi il colpo di genio di Jago oltre che ad essere un cantante di spessore è un paroliere sopraffine. Dopo due giorni abbiamo registrato “Block 4” ed è stata una emozione enorme, Jago aveva trasformato quell’incubo in una storia di un operaio che lavorava al blocco 4 dove, dopo la strage dice: ho dato la mia vita alla Russia ed ora non ho più nulla! E ai giudizi di tutto il mondo risponde “You Remember I live behind the wall” Ricordati che io vivo dietro un muro.

Come siete arrivati alla firma del contratto con l’Andromeda Relix? Mi sembra che il riscontro della critica sia veramente ottimo? Siete soddisfatti di come si stanno evolvendo le cose? Ci potete dire di cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
È stato per puro caso in realtà potevamo far uscire “Out-Side” in qualunque modo i mezzi non ci mancano siamo proprietari di uno studio nostro oltre ad altre cosucce per la promozione, quindi la mia non è stata una ricerca per avere un contratto discografico anche perché oggi non so quanto possa valere, ma cercavo l’uomo in tutto il suo essere, magnificamente innamorato della musica un vero è proprio mecenate. Lui è Gianni Della Cioppa a Gianni ci sono arrivato tramite Angela Busato collega e amica nonché tastierista dei Dark Ages persona splendida, le ho spiegato cosa cercavo e lei mi ha indirizzato verso Gianni colpendo il bersaglio! Gianni e L’Andromeda Relix ci stanno dando grandi soddisfazioni e noi a loro ci completiamo in tutto è per tutto siamo felici entrambi per questo percorso che non è finito. Il futuro? Per noi è alle porte nel senso che siamo all’80% del completamento del nuovo album che questa volta conterrà dodici brani più una bonus track a sorpresa. Noi già amiamo il nuovo lavoro e spero che lo amerete anche voi. Ma non dimentichiamo “Out-Side”, è grazie a lui se oggi il mondo ci conosce e poi è uscito a febbraio deve ancora lavorare prima di andare in pensione.

Il vostro rock è melodico e fresco, diretto, ma con inserti di tecnologia. Come vedete la tecnologia nella musica? Secondo voi cosa può portare e cosa può togliere?
Sicuramente porta velocità nella creazione di un Disco il che è positivo anche se noi siamo molto pignoli sul lavoro io soprattutto!!!! “Out-Side” è stato completamente suonato in real time, con sound anni ’80, a partire dai synth alla batteria e metodi di registrazione. Ho una vasta collezione di Synth anni ’80, tra cui Yamaha DX7, Roland jx8p, Roland jv1000 (anni 90), Korg m1 e un organo Hammond L100 s del 1969 ed ho naturalmente macchine recenti che mi aiutano a colmare alcuni vuoti, ma per il resto suono e registro tutto con le macchine appena menzionate. Per chiudere la domanda: la tecnologia deve essere un ausilio non una priorità.

State preparandovi per suonare dal vivo? So che c’è molta curiosità di ascoltarvi sul palco? La formazione adesso è stabile?
Si, ci stiamo preparando per il tour date che partirà verso fine giugno 2019, più avanti vi sveleremo dove saremo, ma un po’ dappertutto.
Per quanto concerne la formazione abbiamo avuto diversi cambi di line-up per vari motivi ma posso dirvi con certezza che nel nuovo album e dal vivo vedrete quella ufficiale.

La line degli In-Side attuale:

Jago - Vocals
Saal Richmond - Keyboards / Synthesizers / Programming / Vocals
Dave Grandieri - Keyboards / Synthesizers / Programming / Backing Vocals
Simone "Mono" Bertagnoli - Guitars
Abramo De Cillis - Guitars / Backing Vocals
PJ Philip - Bass / Backing Vocals
Marzio Francone - Sound Engineering / Drums








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