Addio a Piero Galletti, curatore del Notturno Italiano: aveva 64 anni.

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Si è spento questa notte a Roma: Piero Galletti per anni è stato il curatore della storica trasmissione Notturno Italiano su Rai International. Galletti era anche noto per essere stato da ragazzo attore nei film di Nanni Moretti  (Io sono un autarchico ed Ecce Bombo), dove ha interpretato il ruolo di Goffredo.


Il mondo della radio piange dunque un altro importante protagonista dell’etere, una figura leggendaria che, attraverso la trasmissione Notturno Italiano, ha dato spazio a tutta la musica italiana, facendola conoscere nel mondo attraverso le frequenze di Rai International. Piero Galletti era nato a Genova nel 1956 perché suo papà, il grande giornalista Mario, in quel periodo si trovava a lavorare nel capoluogo ligure nella redazione del L’Unità. Mario Galletti divenne in seguito inviato del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, e in seguito di Paese Sera, fatto che comportò il trasferimento di tutta la famiglia a Roma. Piero Galletti sin da ragazzo ha mostrato una grande passione per la musica e lo spettacolo in generale. Nel 1976 partecipato al film cult “Io sono un autarchico”, girato completamente in Super 8. Una partecipazione dovuta alla conoscenza di Piero con la sorella di Moretti. Sempre con Moretti partecipa nel 1978 al film “Ecce Bombo”. Sempre nel 1978 partecipa a “Un giorno a spasso” di Maurizio Cascavilla e Stefano Rosso.  Il cinema però è solo una parentesi. Galletti è impegnato anche dal punto di vita politico nelle file dell’allora Partito Comunista Italiano.

Ricordi di quel periodo sono poi stati raccontati dallo stesso Galletti e da Maurizio Fabretti (anche lui attore nei primi film di Nanni Moretti) nel libro Più colla compagni (Memori, 2006) una sorta di diario degli anni ‘70. “Dentro il movimento di protesta”, è scritto nella presentazione, “vi erano intuizioni che andavano nella direzione opposta: c’erano ironia e verità, antagonismo e solidarietà. La speranza di un mondo diverso ma possibile. Più che sulla canna del fucile, quel movimento poggiò su passioni e su un nutrito drappello di utopie. Entrambi si sgretolarono sul finire del decennio”.

Galletti sin dai primi anni ’80 aveva iniziato a lavorare in Rai come programmista regista. La sua passione per la musica lo ha portato a lavorare dentro a Rai International fino a diventare, a metà anni ’90, curatore dello storico programma radio di fascia notturna Notturno italiano, che fino al giorno della sua chiusura, avvenuta alla fine del 2011, ha raccontato e promosso la musica italiana in tutto il mondo. Tanti artisti sono passati nella storica sala di Saxa Rubra, affermati ed emergenti. Piero Galletti, in qualità di curatore, aveva lanciato in radio tanti giovani conduttori oltre a essere affiancato da voci storiche come Carlo Posio e Luciano Ceri.

Dopo la chiusura del programma, che aveva suscitato tanto rammarico tra gli artisti e gli appassionati di musica, Galletti era passato in altre strutture Rai, per chiudere la sua carriera a Rai Ragazzi, prima di andare in pensione. Un brutto male se lo è portato via. La notizia della sua scomparsa ha fatto subito il giro del web e ha destato tanta commozione tra artisti, musicisti, giornalisti, addetti ai lavori e amici.

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