In partenza il nuovo tour dei Rezophonic. Intervista a Mario Riso.

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Mario Riso, batterista fondatore dei Movida ed ideatore del progetto REzophonic.

Una manciata di concerti in giro per l’Italia (qui tutte le date) un singolo inedito “L’ultimo fiore del mondo”: il progetto Rezophonic si è rimesso in moto…o forse non si è mai fermato? Ne parliamo con Mario Riso, ideatore e promotore del collettivo musicale che negli anni ha fatto moltissimo affrontando tematiche ambientali prima del ultimatum di questi tempi.  
Come si sono evolute le tematiche del gruppo in questi anni?
E’ stata l’evoluzione naturale di un progetto nato per parlare di acqua e costruire pozzi ma sempre più divenuto una sorta di supereroe dei giorni nostri . Purtroppo le calamità di questi anni hanno reso necessario anche il nostro contributo per supportare città e organizzazioni del nostro territorio…. i terremoti a  L’Aquila, Bologna Amatrice, il crollo del ponte di Genova, la situazione di Taranto, la fondazione argentina Pupi sono solo alcuni piccoli esempi di cause che ci hanno visto protagonisti in questi anni, senza dimenticare i 171 pozzi d’acqua,15 cisterne e 3 scuole costruite in Africa per conto di Icio De Romedis ed Amref.
Parliamo dal tour Mario: si parte dalla Toscana dal Santomato di Pistoia questo venerdì. Cosa ci si aspetta da questi concerti del “Per chi crea tour 2020”?
Il nuovo tour è stato patrocinato e finanziato dalla S.I.A.E grazie al bando di concorso dal nome”Per chi crea” . Avremo quindi la possibilità di toccare 10 città Italiane con una formazione che vedrà il coinvolgimento di un mix tra artisti già presenti  negli spettacoli degli anni scorsi e l’innesto di nuovi musicisti “under 35”.
Oltre ai vostri singoli ci saranno anche brani nuovi?
L’idea è quella di approfittare di questo tour per proporre almeno un nuovo singolo che tra l’altro abbiamo già preparato e tratterà ancora una volta la tematica del rispetto per il nostro pianeta.

L’ultimo brano uscito è “L’ultimo fiore del mondo” è cantato dai giovani Andrea Butturini e Ketty Passa. C’è in atto un ringiovanimento del progetto?

Ho sempre definito Rezophonic la nazionale del rock italiano ed in effetti il mio sogno è sempre stato quello di consegnare questo progetto nelle mani delle future generazioni di artisti e musicisti. In sostanza vorrei tanto che le persone si affezionassero ai Rezo a prescindere da chi ne faccia parte.

I giovani amano ancora il rock o dobbiamo arrenderci all’invasione delle rap/trap? 
Comincio a pensare che i problemi dei giovani non siano solo relativi alla musica ascoltata, stiamo vivendo un periodo in cui si è toccato il fondo su tutti i fronti. Bruciare le tappe ed utilizzare scorciatoie ha portato le nuove generazioni a non comprendere il valore dei risultati ottenuti con merito e dedizione…..non è importante solo arrivare alla soluzione ma anche il percorso più corretto da seguire. I saldi e gli sconti sono specchietti per le allodole: l’Italia del calcio non si qualifica ai mondiali, crollano le case ed i ponti, non esiste più la politica (per non parlare dei politici),il professionismo del lavoro non esiste più (tutti fanno tutto), le nuove rockstar sono i cuochi, gli stonati fanno i cantanti e, tanto per finire, i testi delle canzoni trap narrano di cose per le quali avremmo preso schiaffoni prima dai nostri genitori e poi dai nostri amici. Mi spiace per chi non se ne rende conto e per chi non fa nulla per migliorare la situazione…. io comunque continuo a fare il mio.

A quando Rezophonic IV : ci puoi anticipare qualcosa?
I dischi si fanno quando qualcuno vuole comprarli….. aspetterò il momento migliore e comunque mi farò trovare pronto.

Grazie Mario.

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