Bora: in The Lost Tapes brani che raccontano storie e ispirazioni

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Si intitola “The Lost Tapes” l’EP d’esordio dell’artista italo-turco Bora uscito nell’aprile del 2021 per l’etichetta Rivoluzione Dischi. Un progetto dal sapore internazionale, che racchiude brani scritti a partire dal 2012, in cui non mancano influenze musicali che vanno dalla musica degli anni ’80, a quella degli anni ’90 fino a quella dei giorni nostri. Ne abbiamo parlato con Bora.

Come è nato questo EP?
The Lost Tapes contiene i brani che ho scritto dal 2012 ad oggi. I brani che ho scritto durante i miei viaggi in Turchia, Italia, in Thailandia… brani che raccontano storie, rapporti e ispirazioni. Un percorso che parte dagli anni 80, 90 fino ad arrivare a oggi.
The Lost Tapes è il titolo del disco: questa parola LOST che ritroviamo anche nell’ultimo singolo ha un significato particolare per te?
Lost è il primo brano che ho creato insieme al mio produttore Alessandro Forte. E come il primo brano rappresenta la partenza di questo album. E forse sia per il testo che per il suo sound rispecchia anche, questi due anni di “limbo”.


Il disco nasce dopo la pubblicazione di diversi singoli: la fine di un percorso oppure l’inizio di un altro?
Direi la fine. Devo essere sincero, non amo pubblicare singoli ma capisco che per un musicista emergente è necessario partire da piccoli passi e farsi conoscere. Ma credo fortemente che i miei brani abbiano più impatto ascoltati insieme, e sin dall’inizio l’intento principale era pubblicare questa raccolta di brani.
Nel disco ritroviamo influenze della musica elettronica degli anni ’80, ’90 e anche del periodo attuale: c’è un filo conduttore che accomuna i brani del disco?
Il filo conduttore sono io, le esperienze, i viaggi e le persone che ho conosciuto. Sono un figlio degli anni 80, cresciuto negli anni 90 e formatosi negli anni 2000. Non ho fatto altro che raccontare queste tappe.
Quando hai cominciato a scrivere i tuoi brani?
Quando avevo 15/16 anni, con una scarsissima chitarra classica (ride)
Quali sono i tuoi principali riferimenti musicali?
Ahhh è così difficile scegliere. Datemi i synth degli anni 80, musica dance degli 90 e l’elettronica contemporanea. I riferimenti sono davvero tanti.
Visto che hai questa doppia nazionalità “Italia-Turchia” cosa pensi della musica italiana di questo periodo?
Penso che in passato la musica italiana abbia regalato delle melodie uniche. La musica di oggi è facilmente consumabile ma ovviamente ci sono eccezioni. Forse bisogna solo essere più bravi a scegliere e trovare i brani creati con il cuore senza l’approccio mainstream.
Come hai vissuto questo periodo di pandemia a livello musicale?
Sicuramente la musica è stata una delle cure, per tante persone. Io mi sono buttato nel mondo dei vinili, pian piano sto arricchendo la mia collezione.
Per concludere ci sono dei nuovi brani di cui ci vuoi parlare?
Continuo ad osservare e scrivere, continuo a creare ma per ora la cosa più importante per me è continuare a condivider The Lost Tapes.

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