Arturo Stàlteri rilegge Philip Glass in Dodecagon

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Un album che è una vera chicca per chi ama uno dei compositori più influenti del ventesimo secolo: Philip Glass, tra i capifila del minimalismo musicale. Esce oggi su tutte le piattaforme digitali ‘Dodecagon’, il nuovo album del pianista Arturo Stàlteri che contiene 12 brani dell’artista statunitense rivisitati e approvati dallo stesso Glass, tanto è vero che il disco fisico (fuori venerdì 23 giugno) verrà pubblicato dalla sua stessa etichetta: ‘Orange Mountain Music’. È stato lo stesso Glass a darne l’annuncio ieri tramite il proprio profilo twitter: “The new album of music by Philip Glass performed and realized by pianist Arturo Stàlteri including The North Star Sessions played on 4 to pianos, the finale from Satyagraha played on 3, and more… going live at midnight”.

Stàlteri, oggi anche conduttore di trasmissioni musicali per Radio Rai, ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni ‘70. Una carriera ricca di collaborazioni la sua: è stato tra gli altri lo storico tastierista di Rino Gaetano suonando negli album Mio fratello è figlio unico (pianoforte, organo Hammond, clavicembalo, eminent, moog) e Aida (pianoforte, organo hammond): sua l’intramontabile introduzione de Ma il cielo è sempre più blu. Inoltre per Carlo Verdone ha composto musiche per L’amore è eterno finché dura, e ha interpretato pagine di BachSchubert e Chopin nel film Grande, Grosso e Verdone.

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