All Along The Watchtower – Il successo di Jimi Hendrix (con un brano di Bob Dylan)

Tempo di Lettura: 2 minuti

Jimi Hendrix fa suo un pezzo di Bob Dylan, tanto che lo stesso Dylan

Jimi Hendrix ha sempre avuto una particolare ammirazione per Bob Dylan.
Specie come autore di testi e interprete dei medesimi.
“Sono pieni di gioia di vivere”, ha spesso detto, “ma sono anche in grado di trasmettere di quei momenti di malinconia e tristezza che riempiono allo stesso modo le nostre esistenze”.
“Quando suono i pezzi di Dylan me li sento cuciti addosso quasi fossero stati composti da me”, era solito ammettere.

Una sera di gennaio 1968, mentre si trovavano ad un party a New York, Jimi e il chitarrista dei Traffic Dave Mason stavano commentando John Wesley Harding l’album di Dylan uscito pochi giorni prima e che conteneva, tra le altre, All Along The Watchtower. Mason e i Traffic stavano aiutando Hendrix in alcuni brani di Electric Ladyland , LP che sarebbe uscito di lì a qualche mese nell’ottobre del 1968.
Jimi era rimasto affascinato dallo spirito di quel brano che parlava dei cambiamenti nella società partendo da una conversazione tra due personaggi (il ladro e il pagliaccio) che, per Dylan, erano forse il suo manager Albert Grossman e il suo discografico Clive Davis, colpevoli secondo lui di sfruttarlo. Due personaggi che avrebbero voluto modificare i valori su cui si basava la società americana ma che erano finiti per scontrarsi con essa.

Mantenendo la stessa sequenza di accordi ma modificandone tempo e ritmo, All Along The Watchtower nella versione hendrixiana sarebbe diventata uno standard talmente bello che lo stesso Dylan quando riprese a suonarla in pubblico ne faceva una versione più simile alla cover di Jimi che al suo originale. E, dopo la morte del chitarrista di Seattle l’ha sempre proposta come tributo al genio hedrixiano tanto da diventare la canzone più suonata da Bob Dylan dal vivo: ben 2160 volte in carriera!

Exit mobile version