Intervista a don Gino Berto, deus ex machina del Maggio Salesiano a Firenze

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E che ognuno di voi, sia lo scudo dell’altro: questa la battuta principale del film (girato a Roma nella struttura salesiana diretta da don Gino Berto) con Riccardo Polizzy Carbonelli come protagonista nello scomodo ruolo di comandante della Milizia Fascista. Anche di questo momento cinematografico ho parlato con don Gino, già concentrato sull’imminente tour de force che il Maggio Salesiano rappresenta: ma abbiamo anche divagato sulla sua passione musicale, forgiata dagli ascolti di Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, Angelo Branduardi, Edoardo Battiato..

Un bentrovato a don Gino Berto: da quanti anni coordini i salesiani fiorentini? Dove eri stato prima? Di dove sei originario? Sono arrivato tre anni fa in una realtà che si è rivelata una promettente sfida, costituita da Scuola Media, Liceo Scientifico e Liceo delle Scienze Umane, un efficiente Centro Sportivo, una parrocchia con l’Oratorio, la “Casa dei sogni” che accoglie ragazzi down. Sono veneziano e in questa mia transumanza ho lavorato in varie Case Salesiane: prima di venire a Firenze ero direttore della Scuola Salesiana di Roma.

Manca poco al 14esimo Maggio Salesiano: mi sembra assai attuale la riflessione sull’intelligenza artificiale… La IA è una galassia di “artefatti” che stanno trasformando il nostro vivere, ha un’intelligenza “povera”, ma una memoria superlativa. La vita dell’uomo è esistere, quella della macchina funzionare con un accumulo di dati e operazioni numeriche. Servirà nell’immediato domani una regolamentazione etica “algoretica” e giuridica per non lasciarla sfuggire di mano e possa essere sempre a servizio dell’umanità.

Mi è rimasta nel cuore l’edizione di due anni fa: uscivamo dalla pandemia con fatica e poi c’è stato il tuo abbraccio con Riccardo Polizzy Carbonelli, ricordando quando vi eravate incontrati qualche annetto fa… Con lui ci eravamo conosciuti a Roma, nel momento in cui cercavamo un attore professionista per un nostro cortometraggio finanziato dal Miur dal titolo Lo scudo dell’altro presentato su Tv2000, attori erano i nostri alunni del Liceo. Riccardo si è dimostrato disponibile per le riprese in modo gratuito. Raccontava la commovente storia di 70 ragazzi ebrei nascosti dai Salesiani nel 1943/44 per sottrarli a un rastrellamento tedesco. Il luogo del rifugio era impensabile .. la cupola della Basilica di Maria Ausiliatrice.

Quali artisti hai amato? Quali sono i cantanti che ora ti convincono di più? Gli artisti che ho apprezzato sono stati Bob Dylan, Fabrizio De Andrè, Angelo Branduardi, Edoardo Battiato: oggi mi è difficile dire dei nomi, perchè il rapporto con la musica è piuttosto estemporaneo ..

Dei miei trascorsi oratoriani a Sondrio, mi ricordo sempre una frase attribuita a don Bosco.. “Se vuoi che i giovani facciano quello che tu ami, ama quello che piace ai giovani…” mi sembra il focus del prossimo Maggio Salesiano! Sono una dozzina di eventi culturali, sportivi, religiosi nell’arco del mese, ma alcuni in particolare sono stati pensati per i giovani, il tema delle emozioni che ci danno informazioni su ciò che ci sta accadendo e su come le viviamo. I giovani sentono il bisogno di essere formati sul piano emozionale per coltivare sane relazioni. Il tema dell’intelligenza artificiale è importante perché ha il potere di trasformare radicalmente il processo educativo, ridefinire il ruolo del docente e personalizzare l’apprendimento per gli studenti.

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