Ogni brano nasce dalla contemplazione di una diversa forma di oscurità: è la stessa artista a fornirci la chiave di lettura di questo progetto discografico, album prodotto da Azzurra Music e registrato da Stefano Stefanoni. Stefano Amerio si è dedicato al suo mix e mastering ed il risultato finale è di alto lignaggio, con un unico (apparente) piccolo difetto: il nome dell’artista ed il titolo dell’album non compaiono ne come cover, ne come back cover. Il ritratto fatto da Roberto Cifarelli rafforza il concetto di principessa della notte, ma gli ignari spettatori hanno qualche difficoltà nell’orientarsi, non trovando ne il suo nome ne tanto meno il titolo del disco: ma questo “killing joke” è quasi un j’accuse nei confronti di come la musica viene diffusa in questo terzo millennio e con la conclusiva 13esima traccia (per questo intitolata Riconoscimenti) l’artista rende omaggio a chi l’ha seguita in questa avventura. Vanessa Tagliabue Yorke è comunque amabile nelle sue note introduttive .. Benvenuti nel mio universo musicale! Esplorando questo luogo troverete una vasta scelta di contenuti artistici e intellettuali che mi piace frequentare. E’ in espansione esattamente come si dice sia anche il nostro universo naturale, quindi tornate a trovarmi nel corso del tempo per accedere a nuove suggestioni.. La versione cd di Princess of the Night ti consente poi di scoprire il pathos con cui tutti i brani sono stati pensati e poi realizzati: esser condotti per mano nel cogliere l’anima di ognuno, è qualcosa che ci emoziona ed è una operazione didattica che pochi fanno. Vi fornisco una di queste pagine esplicative, così da rendere ancora più divulgativo lo sforzo fatto.. La conga de media Noche è un capolavoro di Ernesto Lecuona che io ho ascoltato per la prima volta mentre esploravo l’ultimo rendez-vous di Martha Argerich. Ho subito desiderato cantare questo brano che però è per pianoforte solo, e quindi ho immaginato un testo, che entra ed esce dal tema, e ho spiegato a Giulio Scaramella come avevo intenzione di eseguirlo. Per mia fortuna le sue eccellenti doti tecniche hanno anche qui permesso di fare il miracolo! Il brano che più mi convince è quello con cui il cd si apre: partendo dalla poesia di William Butler Yeats, voce e strumenti creano quella perla che è I wish for the cloths of Heaven, in cui il poeta dona il drappo stellato della notte alla persona amata e Vanessa Tagliabue Yorke narra il tutto con una struggente passione. In questo ed in tutti gli altri brani, forte è il plauso verso la formazione che ha realizzato il disco ossia Vanessa Tagliabue Yorke (voce, arrangiamenti e composizioni originali), Francesco Bearzatti clarinetto, Mauro Ottolini trombone e conchiglie del mare, Giulio Scaramella pianoforte, Eva Impelizzeri viola e Salvatore Maiore cello.
Tracklist di questo disco: I wish for the cloths of Heaven, Night creature, Iridescence, Here and there, La conga de media noche, La scomparsa, Berceuse, Don’t leave me, Johnny come lately, Ever, Mood indigo (live), I’ve stolen a dream, Riconoscimenti.
Vanessa Tagliabue Yorke – Princess Of The Night (Azzurra Music TRI1508)
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