Wayne Scott – Forty-Eight (Squilibri dischi)

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Con il sottotitolo di 11 Canzoni di Lucio Quarantotto, quasi 39 minuti di un disco naive che non ti aspetti interpretato dall’inglese regista, attore e fotografo. Con sporadiche incursioni nel mondo della canzone, Wayne Scott è al suo disco d’esordio come interprete: curioso sapere come si è imbattuto nella produzione di un autore particolare come il veneziano Lucio Quarantotto, assunto alle cronache il 31 Luglio 2012, quando (a soli 55 anni) ha detto basta alla sua vita terrena, lanciandosi dal sesto piano del suo appartamento a Mestre. Immergendosi in questa galassia artistica, Wayne Scott ha fatto sue le undici canzoni, interpretandole nella sua lingua madre: questo ha reso più vero l’intero disco, anche se nella nostra testa il raffronto con la versione originale italiana è un momento a volte stridulo, ma anche originale. Per questo motivo, non ho fatto correre il cd in modo libero, ma sono andato subito ad ascoltare il brano numero 5 ossia I Will Go With You, remake della celebre Con Te Partirò, portata al successo da Andrea Bocelli. Superato questo momento, Forty-Eight scorre languido, diventando vera ballata country in They Unload The Black Wood: spunta ogni tanto il trio Bob Dylan, Bruce Springsteen e John Wayne, la pellicola è virata seppia e poi fai i complimenti a Wayne Scott (che ha realizzato un progetto tutt’altro che facile) per aver colto il pathos che Lucio Quarantotto aveva messo nell’originale Scaricano Legno Nero. Citando l’amico Fabrizio De Andrè, a questo punto del disco il solco lungo il viso, sembra davvero un sorriso.. e la nostalgia di Lucio Quarantotto ci attanaglia il cuore.

Tracklist di questo disco: Early in the morning, Look at me, Defiant, Dawn you will arrive, I will go with you, The assassins, They unload the black wood, A love, Peace and war, Bear Bruno, I entered a restaurant.