“Ricordati di vivere” è un gioiellino di pop rock che, anche nei testi, sa essere ruvido e poetico.
Rispetto ai due album precedenti, lo stile del quartetto, amici sin dai banchi di scuola, è immutato, un pop rock non per zombie, ma per ascoltatori attenti, che non si fermano alla superficie, che non cercano cantati da record di decibel, ma sono guidati dal pensiero che ci sia una via alternativa alla massificazione.
I Popforzombie sono un’idea zingaresca, un gioco surreale, fatto di cultura e scherzi da cortile, una musica che ride delle cose importanti e riflette sulle banalità. Un gioco a rincorrersi che, in un mare di artisti carta carbone, li rende unici. Forse ci sono echi di Edoardo Bennato in “Meglio di così”, e tracce di cantautorato classico in “Che ne pensi” (cantata dal chitarrista Michele Battagia Bozzi) e “Lo sai”, con De Gregori e Guccini nel plettro, che sfumano nell’espressione vocale di Paolo Poli Passera, che con il suo leggero rotacismo ci seduce e che in “Rifugio” canta con decisione la sentenza “Saremo immortali finché vivremo o siamo tutti morti e non ce ne accorgiamo“. Mentre la ballata “Padre” è affidata all’ospite Tommaso Cerasuolo.
Ma in generale “Ricordati di vivere”, che ha come simpatico sottotitolo “Dodici canzoni nuove”, vibra di una dolcezza propria, con spunti rock, come nell’accordo deciso di “Rifugio” o nel refrain di “Ciò che è importante”, sorta di Dinosaur Jr. in chiave nostrana, il pezzo più immediato, l’unico composta dal cantante, a cui, a questo punto, suggerisco di fidarsi di più del suo intuito in fase di scrittura.
Quando l’album volge al termine, con l’intensa poesia “Discesa” e il crudo brano che intitola il disco (“Non so preoccuparmi davvero per tutti i grandi problemi che ha il mondo…”), inizia in realtà la sua seconda vita, infatti in coda ci sono quattro pezzi presenti nella scaletta originale, qui proposti con alcuni ospiti, che li (ri)vestono di una luce inedita: Andrea Chimenti, Talèa, Roberto Tiranti e la coppia Mariano Deidda e Danilo Pala. Un modo davvero originale per abbellire e stupire con la propria musica.
Prodotto da Flavio Ferri, che valorizza la verve del gruppo, “Ricordati di vivere” è un gioiellino di pop rock che, anche nei testi, sa essere ruvido e poetico. Siate curiosi.
Biografia: i PopForZombie sono attualmente formati da Paolo Passera “Poli” alla voce, Michele Battaggia “Bozzi” alla chitarra, Davide Costa al basso e Roberto Zaffaroni alla batteria. Nascono nel 2016 dalle ceneri di Subà e Moivo e nel 2017 pubblicano il primo album omonimo “popforzombie” avvalendosi della produzione artistica di Rudy Di Monte (Subsonica, Statuto, Fratelli di Soledad). Dal disco vengono estratti i singoli “Radio”, “Bianco” e “Lasciati cadere” con i relativi videoclip. Nel 2019 iniziano la collaborazione con Max Casacci (Subsonica) che produce artisticamente 4 nuovi brani che entrano nel nuovo EP (EP, 2020). Durante il lockdown lavorano ad un nuovo album con sonorità più acustiche e cantautorali intitolato “Cose piccole” (2021) in cui chiamano a collaborare diversi artisti come Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, Andrea Chimenti, Davide Tosches, gli Assist, Lastanzadigreta e Flavio Ferri (Delta V). Il disco, stampato in una piccola tiratura su CD, viene promosso dai singoli “Canzone sciocca”, “400 P.P.M.”, “Canzone inutile” e “Reitia”. Durante il tour di promozione aprono il concerto a Milano di Andrea Chimenti e di Willie Peyote a Pistoia (Pistoia Blues 2022). Successivamente iniziano la collaborazione con Flavio Ferri per il loro terzo album di inediti “Ricordati di vivere”, pubblicato il 18 gennaio 2025 sempre su Vrec Music Label.