Davide Dear Riccio – Gli altri (Music Force MF 139)

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Questa volta il prolifero artista torinese pubblica un triplo cd, dopo aver dato alle stampe pochi mesi fa (sempre per Music Force) l’album Dear Tapes, nuovo capitolo dopo Dear Me e Mon Turin. Mi mancano le parole (e gli aggettivi) per illustrarvi al meglio la sua iperproduzione, abbinata ad una qualità della sintesi musicale di ogni singolo brano: polistrumentista, cantante, autore e compositore, Davide Riccio con il nickname di Dear ha trovato uno sfogo artistico che lo rende un caso assai raro nel panorama italiano. Se dovessi darvi un termine di paragone, potrei solamente citare Frank Zappa ed anche per la varietà dei generi trattati o del tipo di composizione proposte. Sicuramente sforzandosi si potrebbe azzardare anche un parallelismo con il mondo della pittura e forse con 13mila opere tra quadri e disegni, il primato va al pittore spagnolo Pablo Picasso. Anche se è quasi impossibile stilare una classifica per i problemi di attribuzione di talune opere, tra gli artisti famosi più prolifici troviamo Salvator Dalì (con circa 1.500 opere al suo attivo), ma anche Vincent Van Gogh (con circa 900 quadri, di cui uno solo venduto quando era ancora in vita) e di Rubens sono stati censiti circa 1.400 tra dipinti e disegni. Il terzo cd del progetto Gli altri, porterebbe ad azzardare l’ipotesi che si trattino di brani sullo stile Picasso, data la varietà cromatica che assumono come nel caso di Tativille e La tua stanza, ma i brani conclusivi (vedi Sonata per organo e Kaspar Hauser) ti invitano ad atmosfere zappiane degli anni 70’s. Più difficile trovare un trait d’union nei primi due cd: L’orologio da rote e La strada è lunga avrebbero fatto la felicità di Dalì, mentre Van Gogh si sarebbe divertito sicuramente a dipingere con i sottofondo L’opera al rosso, Vedo marrone ed Il Sogno di un uomo ridicolo. In conclusione faccio i complimenti a Leonardo Di Lella (per la copertina del triplo cd) e confermo che tutti i brani sono stati registrati su Teac Tascam 244: il risultato finale è un triplo cd che ti lascia un gustoso sapore in bocca, come quando mangi un arrosto impareggiabile..

Tracklist di questo triplo cd = CD1: L’orologio da rote, Volta per volta, Ma poi non arrivi mai, Per esserci al mondo, Zenkiai, Gira e rigira, In un istante, L’opera al rosso, Vedo marrone, Dietro che tipo di muro stai?, Bacio di Cyrano, La strada è lunga, Zygoun, L’eterno ritorno, AAA nessuno cercasi, Kholbar, TGV Eurostar, Ombra della sera (da solo a solo) / CD2: Canzona a un flautin, Ipse dixit (Ah!ah!ah!Ah!), Eloi e Morlock, Cyborg punk pogo, 2025, Sarajevo, Verrà il giorno, Tingel Tangel, Il grande fumo, Yeah!, Il sogno di un uomo ridicolo, Vodka, Chanson pour Jacques Brel, Cherchez la femme, Swinging London, Non farti cadere e ali, Kalimantan, Gamelan, Le scatole incalzanti, Poesie quasi zen, Le occasioni perdute (ci resta il cuore), A suivre / CD3: Quest’è colui che il mondo chiama amore, La tau stanza, Magnitizdat, L’olandese volante, Taj Mahal, Smaskara, Raga Jana, Genio? Non si Dice!, Il a du se passer quelque chose, Tativille, Satiesques (musiche per la segreteria telefonica), Flow, 2M, Timisoara (in remebrance of), Senza titolo per ora, Kaspar Hauser, Come niente sembra, Sonata per organo.