Thunder Tiger – Crunch (Carta Vetrata / Brutture Moderne 0005/0003)

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Trio ferrarese che propone un disco coinvolgente, permeato da un flusso continuo di jazz, funk, hip-hop e rock: assai vicino al sapore della torta tenerina (più che ai cappellacci alla zucca), Crunch vede Giulio Stermieri alle tastiere, Nicola Govoni al basso elettrico e Fausto Negrelli alla batteria. La copertina rimanda al funk di metà anni’70 e su questo humus si sviluppa del buon contemporary jazz arioso e coinvolgente, morbosamente elettrico: due brani su 10 vedono la presenza di un dj, elemento questo che conferisce ulteriore modernità. Thunder Tiger sembra provenire da una colonna sonora di un film pulp di Tarantino… questo dichiarano loro stessi all’ignaro visitatore che si fionda sul loro sito web per sapere qualche notizia in più, magari dopo averli visti live in concerto. Ben hanno fatto coloro che hanno definito questo electric trio una creatura mutante che sfugge a qualsiasi etichetta. Il brano che meglio li rappresenta è senza dubbio Pimple Days, tra l’altro il brano più corto dei 10 inclusi in Crunch: ulteriore dimostrazione che nella sintesi risiede uno dei pregi del trio. Mi ricordano in questo il lavoro fatto dai piemontesi Jambalaya, autori nel 2009 del disco Quando Vola Lo Struzzo, anche loro autori di un jazz funk internazionale ricolmo di fusion. Suggerisco alla band di produrre dei videoclip, così da aiutarci nell’apprezzare altre loro peculiarità comunicative: l’iniziale Cool Fring si presta a questa operazione, così come mi piacerebbe che Surf and Turf diventasse la colonna sonora di una mini piece teatrale.

Tracklist di questo disco: Cool Fring, Banana (feat. dj Nersone), Thirsty, Surf and Turf, Tom Cruise, Pimple Days, Yolo, Drama Queen (feat. Dj Ghost), Bad Tuna, BWW.