Addio a John Sykes, chitarrista dei Whitesnake e Thin Lizzy

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Addio al chitarrista John Sykes, già componente dei Thin Lizzy e dei Whitesnake, fondatore dei Blue Murder. La sua morte, avvenuta all’età di 65 anni, è stata causata da una lunga battaglia contro il cancro, come confermato da un comunicato rilasciato dalla sua famiglia.

Sykes ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock grazie alla sua abilità alla chitarra e al suo contributo alla scrittura di alcuni dei più grandi successi di band iconiche. È stato ricordato dai suoi cari e dai fan come un uomo dal talento straordinario, ma anche come una persona dal cuore gentile, carismatica e capace di illuminare ogni stanza con la sua presenza. Non solo un musicista, ma anche un “outsider” che ha sempre seguito la sua strada a modo suo. Nei suoi ultimi giorni, John Sykes ha voluto esprimere la sua gratitudine nei confronti dei suoi fan, che lo hanno supportato in tutti gli anni della sua carriera. “Ha parlato del suo sincero amore e gratitudine per i suoi fan che gli sono rimasti accanto in tutti questi anni”, si legge nel comunicato della famiglia. Un messaggio toccante che testimonia il profondo legame che John aveva con i suoi seguaci.

Nato a Reading, in Inghilterra, nel 1959, Sykes iniziò a suonare la chitarra in giovane età, facendo parte di band come Streetfighter e Tygers of Pan Tang, prima di lasciare quest’ultima poco prima delle registrazioni del loro primo singolo. La sua carriera decollò quando si unì ai Thin Lizzy, dove ebbe l’opportunità di collaborare con il leggendario Phil Lynott. Tra i suoi contributi alla band c’è la co-scrittura del brano “Cold Sweat”, che appare nell’ultimo album dei Thin Lizzy, “Thunder and Lightning”. Nel 1984, Sykes entrò a far parte dei Whitesnake di David Coverdale, con cui registrò le chitarre per la versione americana di “Slide It In” e, successivamente, per l’album omonimo del 1987. Quest’album rappresentò il culmine del successo per la band, raggiungendo la seconda posizione nella classifica di Billboard. Il singolo “Is This Love”, scritto da Sykes e Coverdale, divenne uno dei più grandi successi della band, consolidando il suo posto nella storia del rock. Dopo l’esperienza con i Whitesnake, Sykes proseguì la sua carriera musicale, fondando i Blue Murder e lanciando una carriera da solista che lo portò a pubblicare cinque album tra il 1995 e il 2004. Nonostante il suo impatto enorme nel mondo del rock, Sykes rimase sempre un artista che ha cercato di fare musica che rispecchiasse la sua visione e il suo stile unico. La sua morte lascia un vuoto profondo nel mondo della musica, ma la sua eredità continuerà a vivere nelle sue indimenticabili performance e nei brani che ha scritto, che continueranno ad ispirare generazioni di musicisti e fan.