Antonino De Luca – Respiri (Dodicilune Dischi Ed544)

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Ecco uno di quei dischi di sola musica su cui avrei scommesso uscissero più recensioni: questo non è successo nella quantità (e qualità) che avevo preventivato ed è quindi con piacere che rilancio questo lavoro del fisarmonicista siciliano Antonino De Luca partendo dalla sua dedica .. Grazie a Valerio Chiovarelli ideatore del Chiovarelli Jazz System che ho utilizzato nel brano “Peace”, al genio di Max Rosati per la sua sapienza ed esperienza, a Roberto Morbidoni “dottore” delle mie fisarmoniche, a Maurizio Bizzochetti per credere in questo progetto. Infine, grazie a te Bedda, fonte dei miei Respiri. Dedico il brano “Autumn Picture” all’amico Luca Catena, magnifica persona che porterò sempre nel cuore .. parole semplici (ma chiare) di chi ha la fortuna di suonare uno strumento magico che si appoggia sul cuore e da questo cattura ritmi, stimoli, passioni. Grazie alla bella copertina di Janice Chen (ed alle foto interne di Vincenzo Barbalarga, Alessandro Giambartolomei, Walter Angelici e Luca Matteucci), riusciamo ad entrare in una produzione discografica marchiata dalla lettera R e che porta in dote anche gli altri due lavori di Antonino De Luca ossia Radici e Rifugi: sapere questo ci da un senso di continuità e ci fa intuire che il fisarmonicista (nonostante la giovane età) sposa la tesi dei compositori che si evolvono nella loro ricerca, ma che desiderano sempre rimanere legati con un fil rouge all’humus su cui sono cresciuti.

Il cd propone sei composizioni di Antonino De Luca (“Autumn Picture”, “Promenade des Anglais”, “Respiri”, “Falling in your eyes”, “I get lost in you”, “October Song”) e le riproposizioni di “Home” di Michel Petrucciani, “Rain” di Enrico Rava, “Peace” di Horace Silver e “Tears” di Michal Tokaj. L’apertura con un brano come Autumn Picture ha il potere etereo di portarti sui sogni che hai avuto, magari stimolati da una passeggiata fatta dopo che sei stato a scuola, perché nelle prime settimane i compiti assegnati per casa sono pochi e quindi puoi sognare ad occhi aperti. Quando cominciano le tribolazioni amorose, allora il ritmo si fa cadenzato e poi subito asistolico: brani come Falling in your Eyes e I get lost in You sono la giusta colonna sonora non per trovare soluzioni, ma semplicemente per vivere questi primi turbamenti. Rimango piacevolmente spiazzato dalla conclusiva Tears, forse l’unica in cui la fisarmonica vuole ribellarsi al musicista, cercando di scappargli dalle mani per provare a respirare in maniera autonoma.
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Tracklist di questo disco: Autumn picture, Home, Rain, Promenade des Anglais, Peace, Respiri, Falling in your eyes, I get lost in you, October song, Tears.