Tradizione, abitudini, momenti di noia e osservazione, persone, lingue e dialetti, i passi, i gesti caratteristici di un luogo che unisce passato e presente. Esce Piazza Centrale, il nuovo singolo di Gaia Banfi che anticipa l’album in uscita in primavera per Trovarobato.

Dopo il brano precedente, D’UNA, con Piazza Centrale ci si addentra nelle sonorità del prossimo disco e nel mondo di Gaia Banfi, nuovo talento della scena musicale italiana che sa far convivere, con grande naturalezza, canzone d’autore, pop e sperimentazioni in campo elettronico. Un piccolo paese immaginario, con la sua chiesa centrale, la sua piazza, le sue abitudini, la sua desolazione. Un paese Dove ti guardano tutti come guardo ogni particolare, e un desiderio di fuga che si fa strada piano piano: forse dovremmo scappare/ Amore nel silenzio/ che diventa morboso / confuso ai passi dei vecchi / della Piazza centrale. Un’immagine precisa che ha già il suo suono stampato nella testa dell’artista: un arpeggio di synth trascina l’ascolto dall’inizio alla fine, suoni ambientali di bambini che corrono e ridono e le loro voci in coro, nell’intermezzo e sul finale, si uniscono alla voce delicata, morbida e avvolgente di Gaia. Un’istantanea ispirata ai paesaggi della Liguria, da cui proviene la famiglia della cantautrice, musicista e produttrice, che in Piazza Centrale decide di aprire il suo scrigno dei ricordi. Quelli di infanzia, innanzitutto, spesso trascurati o insabbiati che ci plasmano senza che ce ne accorgiamo e che ritroviamo nel nostro modo di guardare e vivere le cose, di ascoltare ciò che ci circonda. Ricordi che torneranno come fil rouge del secondo album di Gaia Banfi, a suggellare l’inizio di una fase di consapevolezza e crescita personale che apre la strada a un nuovo percorso narrativo e artistico.