Roberto D’Antoni: Canto da prima di aver iniziato a parlare

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Abbiamo avuto il piacere di incontrare Roberto D’Antoni, un cantautore che merita senza dubbio di essere scoperto. Con una passione travolgente per la musica, ispirato dal grande Francesco De Gregori, e con una carriera che si arricchisce di storie e aneddoti, Roberto si è raccontato in una chiacchierata che ci ha fatto conoscere meglio non solo la sua arte, ma anche il suo modo di vedere la musica e la vita. In questa intervista, ci ha parlato dei suoi sogni, delle sue esperienze più significative, e anche delle sue opinioni sulla scena musicale odierna. Ecco il risultato del nostro incontro con lui.

Come nasce la sua passione per la musica?
Nasce praticamente da quando sono nato. Prima ho cominciato a cantare e poi a parlare!
Con quale artista le piacerebbe collaborare?
Francesco De Gregori.
E chi è l’artista che le assomiglia di più?
Sempre Francesco De Gregori.
Che cosa pensa dei talent show?
Guardi, molto semplicemente penso che siano la rovina della musica. Soprattutto perché, molto spesso, non sanno né condurli né tutto il resto.
Qual è stato il posto più importante dove lei si è esibito?
I Fori Imperiali a Roma. E’ stata un’esperienza decisamente suggestiva che ricordo con molto piacere.
E c’è una città in particolare dove le piacerebbe esibirsi?
Sì. E’ Roma.
Di cosa parla il suo ultimo singolo?
Parla di una prostituta, più precisamente di un incontro di notte tra una prostituta e un cliente, che alla fine si innamorano l’una dell’altra.
A proposito, qual è la sua canzone preferita?
La mia canzone preferita? Non ho bisogno neanche di pensarci: è “Falso movimento”, un brano di De Gregori.
Concordo. È una bella canzone, anche se poco conosciuta. E invece il suo sogno nel cassetto?
“Poter un giorno scrivere, inciderla e cantare un mio pezzo con Francesco De Gregori”.