Oggi abbiamo il piacere di intervistare Max Ray, un artista poliedrico che ha saputo conquistare il cuore del pubblico con la sua visione unica e il suo talento straordinario. Che si tratti di musica, arte o performance, Max è sempre in grado di sorprendere, rompendo le convenzioni e portando un’energia fresca e innovativa in ogni sua creazione. In questa chiacchierata, scopriremo insieme il suo percorso artistico, le sue fonti di ispirazione e cosa lo spinge a continuare a innovare. Benvenuto, Max! Siamo entusiasti di conoscerti meglio.

A che età hai iniziato ad ascoltare musica?
«Da bambino con il giradischi di casa, poi a 13 anni ho iniziato a seguire la band di mio fratello».
Che genere di musica preferisci?
«Io amo il rock blues e mi piacciono i Rolling Stones».
Ascolti anche musica italiana?
«Prima non tanto, ma da un paio di anni ho imparato a conoscere vari cantanti e canzoni che non conoscevo. E mi sono ricreduto su alcuni artisti».
Come ti è venuta l’idea di fare canzoni tue?
«Strimpellando la chitarra a volte mi uscivano parole e musica, così salvavo tutto finché ho deciso, alcune, di farle diventare delle canzoni».
Quanto c’è della tua vita vissuta dentro le parole? «C’è molto. Ho avuto parecchi cambiamenti negli ultimi anni che mi hanno segnato. E da lì ho preso spunto».
Che messaggio vuoi dare con le tue canzoni?
«Diciamo che le parole sono un inno alla voglia di vivere. Quando sei nei momenti più bui, dove bisogna trovare la forza di reagire nel lavoro o in amore o nella salute».
Cosa vuol dire la parola artista per te?
«Io penso che non bisogna essere famosi per essere un artista, ma se ognuno di noi riesce portare in pratica i suoi sogni, le sue idee o passioni, allora fai arte e sei un artista».