Festival di Sanremo: trionfa Olly

Tempo di Lettura: 7 minuti

Olly con Balorda Nostalgia è il vincitore della 75ª edizione del Festival di Sanremo. Il responso è arrivato questa notte sul palco del Teatro Artiston di Sanremo, al termine di una lunga serata condotta in maniera esemplare da Carlo Conti. Olly ha prevalso sul secondo classificato Lucio Corsi (in gara con “Volevo essere un duro”), sul quarto classificato Brunori Sas (con “L’albero delle noci”), sul quarto Fedez e sul quinto classificato Simone Cristicchi. Riguardo ai suoi concerti live, il tour 2025/26 di Olly (organizzato da Magellano Concerti) presenta già dei sold out da diverse settimane: è probabile che venga allungato ed alcune location vengano cambiate, così da soddisfare i fans, entusiasti dopo questa vittoria sanremese!

Il vincitore del Festival di Sanremo, Olly

“È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi” ha detto Olly subito dopo la vittoria. E poi rivolgendosi al secondo classificato Lucio Corsi ha detto: “Grande Lucio, sei un cantautore potentissimo, e così tutti i membri del cast fantastico di questo festival. Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo”. “Balorda Nostalgia” si è subito distinto sin dalle prima serata del Festival, tanto che ha debuttato al #1 in classifica FIMI/Gfk, al #1 posto in chart su Spotify Italia e Apple music Italia e al #61 della classifica globale di Spotify, conquistando il debutto più alto tra gli artisti italiani. Il brano ha registrato oltre 2 milioni di stream su Spotify nel giorno del debutto e il videoclip ufficiale è #1 in tendenza su YouTube. Inoltre Tutta vita, il secondo album del cantautore, torna in cima alle classifiche, posizionandosi al #2 della classifica FIMI/Gfk di questa settimana. Il brano – scritto da Olly, composto dal cantautore insieme a Pierfrancesco Pasini e JVLI, che ne ha curato anche la produzione – racconta la nostalgia, un sentimento forte, vivo e vero che arriva all’improvviso e che fa sempre anche un po’ male, per questo motivo è balorda. Il videoclip – una produzione di Eclettica per la regia di Giulio Rosati e la direzione creativa di Tommaso Bordonaro – racconta una lotta interiore attraverso la metafora del pugilato. La conclusione di una storia e la solitudine che ne segue rappresentano spesso una sfida contro noi stessi, per trovare la forza di rialzarsi e proseguire il proprio cammino, come succede proprio durante un incontro di boxe. 

il secondo classificato Lucio Corsi, vincitore del Premio della critica “Mia Martini”

Olly ha vinto il festival di Sanremo con il 23.8% di preferenze totali (Televoto, Sala Stampa, Giuria delle Radio), tallonato da Lucio Corsi con il 23.4%. Terzo posto per Brunori Sas con il 20.3%, quarto Fedez con il 17.7%. Chiude la top five Simone Cristicchi con il 14.8%. Nella classifica del solo Televoto Olly ha ottenuto il 31% delle preferenze del televoto. Lucio Corsi il 25.7%, Brunori Sas il 16.6%, Fedez il 20.5% e Simone Cristicchi il 6.1%. La classifica ha dunque sostanzialmente rispecchiato l’ordine della top five definitiva, con Brunori Sas e Fedez a posizione invertite. Assegnati anche i premi speciali. Il Premio della critica “Mia Martini” è stato vinto da Lucio Corsi. Il secondo classificato, non di certo una novità per Musicalnews.com, è stata la vera rivelazione di questo Sanremo. “Sono felicissimo, grazie a tutti” ha detto Lucio Corsi, sul palco insieme al suo coautore Tommaso Ottomano. Durante la finale il cantautore toscano ha messo in mostra la scritta “Andy” sotto una scarpa. L’artista è fan del lungometraggio animato “Toy Story” e della sua colonna sonora, la canzone “Hai un amico in me” (in italiano cantata da Riccardo Cocciante, e nella versione originale inglese dall’autore Rendy Newman), tant’è che spesso la canta ai suoi concerti. La scritta Andy sotto lo stivale di Woody (cow boy giocattolo protagonista) è un elemento importante del film, Andy è il bambino proprietario di Woody e nella scena finale del film è un elemento molto emotivo di riconoscimento e unicità. Il premio per il miglior testo, dedicato alla memoria di Sergio Bardotti, è stato assegnato a “L’albero delle noci” di Brunori Sas. Quello per la miglior composizione musicale “Giancarlo Bigazzi”, assegnato dall’Orchestra del Festival di Sanremo, è andato a “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi, che si è aggiudicato anche il Premio della sala stampa “Lucio Dalla”. Il premio “TIm – La forza delle connessioni” per l’artista più amato dal pubblico attraverso l’app e i social è andato a Giorgia. Questa la classifica definitiva della 75esima edizione del Festival della canzone italiana dalla sesta alla 29esima posizione: 6) Giorgia; 7) Achille Lauro; 8) Francesco Gabbani; 9) Irama; 10) Coma _Cose; 11) Bresh; 12) Elodie; 13) Noemi; 14) The Kolors; 15) Rocco Hunt; 16) Willie Peyote; 17) Sarah Toscano; 18) Shablo ft. Guè, Joshua, Tormento; 19) Rose Villain; 20) Joan Thiele; 21) Francesca Michielin; 22) Modà; 23) Massimo Ranieri; 24) Serena Brancale; 25) Tony Effe; 26) Gaia; 27) Clara; 28) Rkomi; 29) Marcella Bella. Dopo la lettura della classifica sono esplose in platea e soprattutto sui social le polemiche per l’esclusione dalla top five di Giorgia e Achille Lauro. “I fischi e le urla al settimo posto di Achille Lauro e sesto di Giorgia dicono tutto”, scrive un utente su X. “Il pubblico che grida ‘Giorgia Giorgia’ mi rappresenta”, gli fa eco un altro. C’è chi punta il dito contro “un festival da dimenticare con la peggior classifica di sempre”, chi parla di “horror” e “classifica surreale”. E chi, in segno di ribellione, posta il video di Blanco che distrugge gli addobbi floreali sul palco nel 2023.

Il quarto classificato Fedez

La velocità di Carlo Conti è stato il tormentone della serata finale del Festival, che si è distinto per essere stato tra i più visti da quando esiste l’Auditel: la serata dei duetti con 13.575.000 spettatori e il 70,8% di share fa registrare il dato di ascolti più alto rilevato dall’istituto. Più che appropriata la sigla scelta per la kermesse: “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte che, in occasione della finale, si è palesato all’Ariston con la sua consolle e un corpo di ballo per eseguire live il brano che tutti canticchiano da cinque giorni. Co-conduttori della serata Alessandro Cattelan, che ha aperto la sua serata in total white – “Come Elettra Lamborghini, volevo far risaltare la tua abbronzatura”, ha scherzato rivolto a Carlo Conti -, e Alessia Marcuzzi. In tubino nero con la schiena scoperta che durante la serata ha tenuto a far notare, ha dato il via a una sequenza di abbracci a Carlo Conti, Mara Venier e a uno sconosciuto in platea: “Quando sono felice ho bisogno di un contatto fisico”, ha affermato nel primo di una serie di interventi da “valletta” d’antan. La showgirl rischia anche di essere vittima delle scale dell’Ariston, un minuto dopo aver detto: “Ormai mi sono abituata”. A calcare il palco anche Antonello Venditti che ha ricevuto il Premio alla Carriera dal Comune di Sanremo: “Non sono avvezzo ai premi, ma questo qua tutto sommato mi ha fatto molto piacere”, ha detto dopo aver fatto cantare la platea con “Ricordati di me” e ‘”mici mai”. Sul palco anche Edoardo Bove il 22enne centrocampista della Fiorentina ha raccontato la sua esperienza dopo l’arresto cardiaco di dicembre durante Fiorentina-Inter. “In 13 minuti ero già in ospedale, ma ho ricevuto tante testimonianze di persone che non hanno avuto la stessa fortuna. È fondamentale diffondere maggiore consapevolezza sull’importanza del primo soccorso”, ha dichiarato. Poi ha aggiunto: “Io sto vivendo questa esperienza in un modo particolare perché per me il calcio è la mia forma di espressione, quindi senza sento che manca qualcosa. E’ come, credo, per un cantante perdere la voce o per una persona perdere un grande amore”. Il giocatore ha anche parlato dell’importanza del supporto psicologico: “Mi sto facendo aiutare per iniziare un percorso di analisi su me stesso, per rivivere certe emozioni. Mi fa soffrire, ma so che servirà per il futuro”.

Simone Cristicchi, vincitore del Premio della Sala stampa “Lucio Dalla” e del Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale

La finale canora si è aperta con Francesca Michielin, caviglia ancora fasciata per la caduta dalle scale del palco durante le prove, che ringrazia la mamma “per la prima volta all’Ariston”. Tra le prime esibizioni, Marcella Bella, ha chiuso l’esibizione con il segno della vittoria: “Per tutte le donne”. Bresh ha mandato due baci alla sorella Chiara. Kekko dei Modà, ha pronunciato un semplice “Cash”, per ricordare un amico scomparso in un incidente in moto. Rose Villain ha sceso le scale con due “valletti” intenti a sistemarle l’abito, mentre Tony Effe, senza la collana delle polemiche e senza foulard, ha sfoggiato una collana con crocefisso sul polso destro. Rocco Hunt è sceso in platea per salutare la madre. I The Kolors accettano di ospitare Fru dei The Jackal, che aveva fatto un appello ai cantanti, a ballare nel finale, mentre Olly, che ha raccolto una standing ovation, ha ringraziato la mamma e l’orchestra. Brunori Sas, dopo L’albero delle noci, ha commentato: “Grazie di cuore, è stata un’esperienza straordinaria”. l pubblico si alza per Giorgia. Conti zittisce Alessia Marcuzzi che, alla fine del brano di Lucio Corsi, ne accenna qualche nota. Fedez ricorda il musicista e produttore Fausto Cogliati, scomparso lo scorso 14 gennaio: “Ha aiutato me e tanti altri musicisti”. Sul fronte ospiti il Suzuki Stage ha ospitato Tedua, mentre dal palco della nave Costa Toscana spazio ai Planet Funk. Sul fronte “promozione” Rai, invece, Alberto Angela ha presentato la puntata speciale di Ulisse dedicata ad Andrea Camilleri, e Vanessa Scalera la quarta stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”.

Il terzo classificato Brunori Sas, vincitore del Premio Sergio Bardotti per il miglior testo

Curiosità. Secondo la Giuria degli Adolescenti, coordinata per il settimo anno consecutivo da Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, il vincitore del 75° Festival di Sanremo è Olly con il 19,6% dei voti. Seguono molto staccati Giorgia (6,6%), Fedez (6,2%) e Simone Cristicchi (6,1%). Ogni sera i 1000 giurati tra 11 e 22 anni di ogni regione italiana hanno votato attraverso una piattaforma online esprimendosi su outfit più figo, esibizione più trash e canzone preferita. Il primo anno si era aggiudicato il premio della Giuria degli adolescenti Ultimo, nel 2020 i Pinguini Tattici Nucleari, nel 2021 i Maneskin, nel 2022 Mahmood e Blanco, nel 2023 Lazza e l’anno scorso Angelina Mango.