Chiedo scusa a Micio Mici e i suoi Amici per il ritardo con cui esce questa recensione, ma dei loro concerti recenti ho costantemente aggiornato i miei lettori: mi era rimasto solo da dare il giusto spazio al libro edito dalla fiorentina Nardini sulla vera storia di questo combo, nato per volontà di Massimo Conti ed appunto di Massimo Tilli. Classe 1956, si diletta come chitarrista, ma campa prestando alla medicina la sua attività: diciamo che il Tilli è al servizio del popolo con lo scopo dichiarato di curarli, facendo aumentare le loro difese immunitarie e questa azione la compie con preziosi consigli medici, ma anche con quella sferzata di dopamina che il blues riesce a creare. Ma (come si evince dal libro) la sua particolare propensione è anche per il rock: come dimenticare quando militava negli Sniff e tutti noi cantavamo A pieni polmoni, sigla di una rubrica ecologista curata da Claudio Gherardini a livello radiofonico? Scorrendo le pagina mi accorgo che sono altri i momenti musicali che l’hanno visto protagonista nei Mon Bijou, dove ha frequentato Francesco Calamai, batterista già dei Litfiba. Con lui è ora anche negli Spiders, band che non ho mai avuto l’occasione di presentare su un palco, mentre con le altre fortunatamente questa opportunità mi è capitata. Il titolo del libro ovviamente prende in giro la hit di Ivano Fossati: non vi aspettate però un libro concepito come fosse un freddo diario, perché le 172 pagine sono ben scritte e con un fil rouge che assomiglia a quello del romanzo.
Per chi è fiorentino (e frequentava i mille momenti pubblici che nei decenni scorsi abbiamo organizzato) il libro di Massimo Tilli inanella attimi di stagioni vissute con lo spirito giusto: per chi invece quelle zingarate aristiche non le ha nemmeno sentite nominare, è consentito sognare ad occhi aperti e con una malcelata nostalgia… tutti insieme balliamo la canzone di Micio Mici … la giusta colonna sonora!
Massimo Tilli – La mia banda suona il blues (Nardini Editore 2023)
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