Intervista a Gianfilippo Boni ed a Pino Moscato che il 24 Aprile a Firenze …

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Ci siamo chiesti come è nata la comunità di artisti denominata Quelli del Fermata 22, abbiamo trovato una serie di eventi che volevano vincere la pandemia ed è stato facile constatare che si era creato un vero e proprio convivio, a metà tra il Folk Studio e tutta l’attività del Club Tenco. Poi mi arriva l’invito a presentare una serata che lancia addirittura una prossima rassegna ed allora .. ho bloccato Gianfilippo Boni e Giuseppe “Pino” Moscato e li ho interrogati a fondo

Un bentrovato a Gianfilippo Boni ed a Pino Moscato: mi avete coinvolto in un evento del 24 Aprile che vi chiederei di illustrare nelle sue finalità.. Gianfilippo =Tutto è nato dalla passione per la musica d’autore e dall’idea di ricreare un piccolo Folk Studio fiorentino un luogo dove potersi confrontare e stare bene insieme, pubblico ed artisti. Pino = .. Quelli del fermata 22 .. è un gruppo di musicisti e autori che hanno deciso di presentare per il 24 Aprile una rassegna che si svolgerà da Settembre 2025 a Maggio 2026, secondo un nuovo format. Lo scopo è semplicemente conoscerci e condividere una passione comune. Mi sembra un progetto semplice e positivo, ma ostico da realizzare se non c’è il contributo di tante persone? Siete d’accordo? Pino = È vero: è un progetto semplice, gli artisti non mancano e il punto di forza è che siamo innanzitutto una piccola comunità .. Gianfilippo = Si concordo con te che non sia semplice ma ho la forte impressione che le persone abbiano di nuovo voglia di musica cantautoriale, si sta invertendo la tendenza del resto l’ultimo Festival di Sanremo penso ce lo abbia dimostrato.

Andiamo sul personale e raccontatemi quali sono i cantautori del passato che avete amato e quali invece seguite della nuova onda … Gianfilippo =Sono legato profondamente alle canzoni di Dalla, De Gregori, Guccini, Fossati, Conte ma  te ne potrei citare molti altri. Amo anche la seconda generazione quella dei Bersani, Fabi. Ultimamente ho visto Gnut mi è piaciuto molto. Pino = Vengo dal Folk Studio degli anni settanta: Lo Cascio e De Gregori, ma anche Battiato e poi un altro romano non recentissimo… Mannarino. Quello al Centro di Teatro Internazionale sarà non un concerto, ma una mauriziocostanzata: prevista diretta Facebook e ripresa di ogni momento? Pino = Una formula che fa l’occhiolino all’intrattenimento e con la presenza di un giornalista del settore si può fare la differenza. Replicare la serata in video può farci uscire dal confine della nostra città. Gianfilippo =Si abbiamo pensato che alla fine non è interessante soltanto l’opera di un artista ma anche la persona. È un modo per raccontarsi con ironia e per rendere la serata piacevole, la formula del talk show musicale credo sia  intima e allo stesso tempo scorrevole.

Chiudiamo con lanciare l’appello a favore dell’evento del 24 Aprile .. Gianfilippo = Noi facciamo tutto questo soltanto per passione e condivisione: spero questo venga recepito, Firenze merita un posto così!!.Un piccolo Club Tenco dove confrontarsi. Pino = Vi aspettiamo…

Nel periodo del lockdown suonavano con una stufa accanto all’aperto anche con pioggia e vento: all’inizio le persone al bar erano poche .. poi via via ogni volta ne arrivavano sempre di più fino a formare una vera e propria comunità che amava la musica d’autore. Tra coloro che hanno collaborato a quelle serate, vanno citati Marilena Catapano (qui sotto in foto) e Renato Faggi che era il proprietario del Fermata 22 Bar Café. Sono state allora figure fondamentali ed oggi (con questa intervista) li abbiamo ricordati, anche per il coraggio avuto in quei giorni tristi!