Michele Liso: un viaggio in punta di dita tra classico e popolare

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Esce per Dodicilune l’album d’esordio del chitarrista pugliese

Isabèl, mutazione popolare di Isabella, di radice classica, non è solo un riferimento alla madre del compositore, musicista anch’essa, ma anche un simbolo di quella combinazione di linguaggi che Liso sintetizza nel suo lavoro: il linguaggio del corpo e delle radici, ritmico e istintivo, e quello più tecnico ed elaborato della sua formazione da Conservatorio. Con un elegante fraseggio in punta di dita, il chitarrista ci conduce, con una raffinatezza che non è estranea al sentimento, dal sud dell’Italia fino in Brasile e Argentina, passando per l’Andalusia. A dare corpo al suono contribuiscono la voce e le percussioni multietniche di Gabriel Prado e la voce e il violino di Giulia Gentile, complici in una danza sospesa tra romanticismo e nostalgia.
Link all’articolo di Giancarlo Passarella.