La copertina dell’album (contributo grafico di Riccardo Ippolito) rappresenta la stilizzazione di un borgo con alcuni degli elementi ricorrenti dell’album, come ad esempio la luna. Le foglie di edera sullo sfondo (che possono inoltre rappresentare un fuoco stilizzato) avvolgono il borgo creando una particolare fusione e richiamano anche l’atmosfera campestre, mentre i motivi delle facciate sono ispirati alle pareti delle case antiche e più in generale all’arredamento di quegli edifici, spesso molto colorato. L’intenzione è, tra l’altro, quella di suggerire l’atmosfera di certe casette abbandonate nelle quali, entrandoci, si respira ancora parte di quella vita che non c’è più anche attraverso la presenza di suppellettili e stoviglie lasciate incustodite nelle stanze. Cantautore, musicista e compositore marchigiano, Alessandro Pellegrini (nato nel 1987) ha all’attivo quattro album: La Casa Senza Scale (2010), Qualcosa (2017), Cinque di Cuori (2020), L’Ultimo Paese (2024, pubblicato da Isola Tobia Label).
La presentazione dei singoli brani: L’EREMITA Primo ad andarsene dal paese, l’eremita rifiuta ogni logica sociale e sceglie un luogo dove fermarsi. Si trasformerà, diventando ascoltatore di ogni minimo dettaglio intorno e dentro sé. La storia è stata ispirata dalla fiaba IL SALICE SOLITARIO di Guido Gozzano / CANTO CANTONIERO Capiterà anche a voi di amare una strada. Su quella che porta al villaggio lavora un uomo, che vede il passaggio pian piano diminuire, fino a che tutto diventa inutile ed il bosco avvolge ogni cosa. Resta il ricordo di un’unica persona a cui affidare la memoria di ciò che è stato / TASSO IN LOVE Ogni giorno un piccolo animale corre nella campagna per raggiungere la propria amata. Pericoli, fatica, incertezza… sarà abbastanza tutta questa sua tenacia per conquistare un cuore? / BREVE LETTERA ALL’INVASORE Un pericolo si avvicina. Qualcuno decide, indomito, di lanciare la sua sfida tramite posta / ASSEDIU Dalla sua casa poco lontano dal paese, il cacciatore osserva il disastro. Reagirà, con grande soddisfazione, usando tutta la sua dialettale esperienza / LIBERA Arriva sempre il momento, in un amore, di dichiarare certezze e di ammettere confusioni. La forza per ammettere tutto questo si libera, durante l’attesa di qualcosa che difficilmente avverrà / NORA L’ombra, la parte oscura. È parte di ognuno di noi. Nora è il lato buio che va accettato, combattuto con tutte le energie ed infine persino amato / ICEBERG Il momento in cui tutto si chiude, cade, lentamente si scioglie. Nel mentre, tante altre cose ci circondano, longitudini diverse si aprono / MADONNA DELL’ABISSO Succede che ci si perda e che si debba chiedere aiuto. Una preghiera elettronica per trovare la via e non cadere più. Lei ci salverà / NIENTE Quel che rimane dopo aver visto tramontare qualcosa. Il racconto su cui poggiano i mattoni del paese. Bastava così poco, bastava niente / LA PERFEZIONE L’architetto è rimasto solo, non ha abbandonato la nave. Lui che ha sempre fatto così, che ha visto andarsene tutti, ora comprende la splendida perfezione che c’è dentro al suo destino / L’ULTIMO PAESE Finalmente è il paese stesso a parlare, stavolta racconta ogni cosa, in una canzone esplorativa che potrebbe non terminare mai, ma che, abbandonandoci, ci lascia sul volto un sorriso.
Su etichetta Isola Tobia Label, l’album L’Ultimo Paese di Alessandro Pellegrini
Tempo di Lettura: 2 minuti