L’importanza del repertorio del sassofonista americano Albert Ayler, considerato uno dei maggiori e più influenti musicisti della prima corrente free jazz degli anni sessanta. Scomparso nel 1970 a soli 34 anni, Ayler si sospetta si fosse suicidato, perché stava attraversando un periodo di depressione, da cui nemmeno la musica lo stava aiutando. Il critico musicale John Litweiler scrisse che “mai in precedenza e mai più da allora, ci fu una così cruda aggressione al jazz” nell’uso del sassofono tenore suonato con un vibrato così pieno di pathos. Collaboratori di lunga data e autentici maestri dell’improvvisazione, nel nuovo cd del duo composto da Sergio Armaroli (vibraphone, synthesizer, chromatics balafon, percussion) e Giancarlo Schiaffini (trombone), si percepisce un timore reverenziale nei confronti del coraggio compositivo di Ayler: oserei dire che quasi si sfiora l’omaggio come nella struggente Heart Love, vera perla di un disco dalla copertina neutra, elemento cromatico che ci spinge a vivere i vari passaggi socchiudendo gli occhi. Come narra il brano conclusivo, se lanciamo un messaggio dalla valenza universale. Deve essere all’unisono pregno ma semplice, filosofico ma nel contempo popolare. Da un punto di vista biografico Giancarlo Schiaffini, compositore-trombonista-tubista, nato a Roma nel 1942, si è laureato in fisica presso quella università nel 1965. Autodidatta in musica, ha partecipato alle prime esperienze di free-jazz in Italia negli anni ’60. In quel periodo ha cominciato la sua attività di compositore ed esecutore nel campo della musica contemporanea e del jazz. Nel 1970 ha studiato a Darmstadt con Stockhausen, Ligeti e Globokar e ha fondato il gruppo strumentale da camera Nuove Forme Sonore. Riguardo a Sergio Armaroli, due anni fa con il cd Vibraphone solo in four parts (sempre uscito per Dodicilune Dischi, con la produzione di Maurizio Bizzochetti), ci aveva emozionato: package chic, ma grafica essenziale perché è bene .. pensare la musica: con il corpo! Quel progetto solista di Sergio Armaroli dimostrava in 4 brani (con minutaggio assai variabile, passando dai 5 minuti e mezzo agli oltre 23) che la nostra vita non è scandita da ritmi ossessivi, industriali, uniformi .. se lo vogliamo!
Tracklist di questo disco: Spirits rejoice, Holy family, Dc, Bells, Holy ghost, Heart love, Ct, Witches and devils, Universal message.
Sergio Armaroli / Giancarlo Schiaffini – Deconstructing Ayler in the Universe (Dodicilune Dischi Ed577)
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