Gli Impressionisti Ci Hanno Già Detto Tutto, nuovo singolo e videoclip per Roberto Michelangelo Giordi

Con la regia di Valerio Pandolfi e ambientato a Villa Favorita ad Ercolano, il videoclip ci propone il prezioso contributo del pittore Giorgio Simeoli: questo singolo viene alla luce nel giorno simbolico del Primo Maggio per l’etichetta Maremosso di Rosario Di Bella. Mi piace sottolineare che Gli Impressionisti Ci Hanno Già Detto Tutto è stato scritto da Fabrizio Gatti e Alessandro Hellmann, già autori di alcuni dei brani portanti dei suoi primi tre album (“Il soffio”, “Le tue mani”, “Guardarti andare via”, “Barbari”, “D’amore, Mariù”, “Baciami adesso”…). Siamo curiosi di comprendere come il cantautore abbia vissuto questi ultimi tre anni, dato che ci avevi convinto nel precedente Aliene Sembianze, album che fotografava dei protagonisti che si muovono in cerca di universi paralleli dove riaffermare il senso della propria umanità, in un ponte ideale tra canzoni e narrativa. Intanto sul nuovo brano ci ha dichiarato .. Il gioco tra luce, ombre e colori del nostro vissuto è parte del Tutto, di un qualcosa che per noi eternamente si ripresenta in forme differenti, di un disegno divino imperfetto, bello e magnifico proprio nella sua imperfezione ..

Dopo la fortunata rivisitazione in chiave contemporanea della tradizione napoletana de “Il sogno di Partenope”, finalista a Musicultura, l’ambizioso progetto musicale e letterario Aliene sembianze e varie incursioni in campo teatrale, il raffinato e poliedrico artista napoletano Roberto Michelangelo Giordi torna a misurarsi con la sua dimensione originaria di interprete. Con una profonda partecipazione emotiva e spirituale e un’ambientazione elettronica che evocano il Franco Battiato di “Fleurs”, Giordi traccia una linea fragile e struggente tra il “per sempre” e il “mai più”. La pubblicazione sarà seguita, a distanza di un mese, dall’uscita di una versione italiana del brano “La noyée” di Serge Gainsbourg, a ideale completamento di un 45 giri ispirato – come già avvenne con “Les amants de Magritte” – dall’incontro tra i due protagonisti dell’esperienza di una canzone d’autore capace non solo di confrontarsi con il passato, ma anche di rinnovarsi: la Francia e l’Italia.