La caldara di Manziana e l’intervista a Daniele De Gregori, con il produttore Francesco Forni

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Uno dei dischi che ultimamente mi ha veramente emozionato è stato Bolla Occidentale. Ecco perché ho fatto di tutti per conoscere come sia nata la collaborazione tra Daniele De Gregori e Francesco Forni: il 24 Maggio il disco viene presentato al Monk di Roma ..

Bentrovati: partirei dal semplificare il tipo di contributo avete dato al disco, sin dalla sua nascita…Daniele: Avevo già tutti i brani scritti eccetto uno, Poitiers, scritto durante le sessioni di registrazione. Cercavo un produttore artistico che fosse anche un cantautore ma che non portasse il mio album verso uno standard del genere cantautorale. Un musicista che padroneggiasse più linguaggi. Francesco Forni era la risposta a questa esigenza.. Francesco: Io sono subentrato a canzoni scritte. Daniele aveva bisogno di un arrangiatore/produttore artistico e alla fine ha optato per me. Io devo dire che volevo fortemente questo lavoro perché avevo percepito che insieme avremmo potuto raggiungere un ottimo risultato.

Logico chiedervi come avete lavorato prima di entrare in studio: avete fatto una preproduzione o vi siete basati su demo registrati semplicemente voce e chitarra? Francesco: Il disco è quasi interamente registrato a casa mia, per cui non c’è stata una netta demarcazione tra preproduzione e registrazioni in studio. Da me siamo partiti dalle versioni chitarra e voce e più o meno da li abbiamo mantenuto bpm e tonalità. Sono andato avanti con una proposta di arrangiamenti che prevedeva oltre le chitarre anche le linee di basso, batteria, piano, fiati, organi… poi di mio ho tenuto solo le chitarre elettriche e qualche acustica, ho affidato le batterie a Filippo Cornaglia, per i bassi Daniele ha proposto Pikkio De Angelis, chitarrista, amico e suo storico collaboratore e i piani sono stato risuonati da Gabriele Conti che ha curato i mix.. Daniele: Di molti brani avevo dei provini chitarra e voce che conoscevo ormai a memoria e su cui avevo ragionato a lungo, troppo a lungo. Per questo ho deciso di non farli ascoltare a Francesco, per fare tabula rasa nella mia testa. Volevo che immaginasse lui cosa potevano essere queste canzoni. Posso aggiungere che contrariamente a quanto fatto nei miei lavori precedenti Francesco mi ha spinto a registrare molte chitarre senza delegarle al chitarrista (in questo caso lui).

Anche nel videoclip che avete prodotto si percepisce molta complicità. Un ricordo di quelle ore in cui eravate attori davanti alle telecamere? Daniele: Ricordo che volli anticipare bruscamente l’uscita del singolo, parlo di 2 mesi circa! per cui il brano è stato chiuso, missato e masterizzato nei primi giorni di gennaio. E anche il videoclip è stato girato un po’ a sorpresa, poco dopo Capodanno. Ho un ricordo molto piacevole di noi due e i due videomaker un po’ sperduti in questa invernale distesa solitaria. E soprattutto ricordo che non avevamo portato con noi cibo, per cui tornammo a Roma in grave calo ipoglicemico! Francesco: Per me è stato un ritorno in quella landa vulcanica dopo il set della copertina di Come2Me del mio duo con Ilaria Graziano del 2014 e quando siamo arrivati ho guidato la carovana, ma ho sbagliato clamorosamente direzione … in realtà eravamo già arrivati al posto giusto molto prima. Devo dire che la caldara di Manziana è un paesaggio sempre suggestivo e ricco di ispirazione e si presta a varie interpretazioni: Eleonora Maggioni con la collaborazione di Giacomo Citro ha fatto uno splendido lavoro!

Nei momenti di relax (magari tra una registrazione e l’altra), quale disco avete consumato… ascoltato e riascoltato? Daniele: Nulla di consumato, ma ho qualche flash sicuramente. Sono certo di aver ascoltato più di una volta proprio durante le registrazioni E’ inutile parlare d’amore di Benvegnù e Assamanù di Setak, che erano usciti proprio in quei mesi.. Francesco: non ce ne è stato uno, almeno per me. Quando mi immergo in un lavoro nuovo, soprattutto se sono in veste di producer, i miei ascolti sono centellinati e alternano cose molto diverse tra loro.

Come vi siete trovati con quei cittini della Maremmano Records? Avete studiato qualche evento particolare o vi buttate subito nei concerti live? Francesco: .. io non ho ancora mai avuto il piacere di conoscerli.. Daniele: Con la combriccola di Maremmano Records ci eravamo già “annusati” da 2-3 anni, tanto che già il mio precedente album era in odore di uscire con loro. Il grande evento all’orizzonte è senz’altro la presentazione dell’album al Monk il 24 Maggio, vi aspettiamo tutti alle ore 19!