Jean-Michel Jarre alla Biennale di Venezia con l’installazione Oxyville

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In attesa del suo concerto-evento in Piazza San Marco il 3 luglio prossimo, Jean-Michel Jarre ha inaugurato, nell’ambito della 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Oxyville, la sua nuova installazione musicale immersiva, parte della mostra intitolata “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.”, curata da Carlo Ratti.

L’opera, realizzata con il coordinamento artistico di Maria Grazia Mattei e MEET Digital Culture Center, è una creazione musicale elettronica concepita con suono spaziale a 360°, che esplora il legame tra suono tridimensionale e spazio architettonico, trasformando il suono nella materia prima per costruire mentalmente una città immaginaria. L’artista francese, pioniere della musica elettronica e delle performance multimediali, aveva promesso nel suo tour italiano – con tappe a Milano, Venezia e Pompei – un’esperienza immersiva capace di fondere tecnologia, arte e architettura in un linguaggio creativo radicalmente nuovo. Un percorso che intreccia installazioni, mostre e concerti, in un viaggio tra immaginazione e intelligenza artificiale. Sottolinea il nostro fondatore Giancarlo Passarella .. L’altro giorno riflettevo sul coraggio compositivo di Jean-Michel Jarre e di come Zoolook abbia da poco compiuto 40 anni di vita .. L’appuntamento del 3 luglio, alle ore 21, in Piazza San Marco si preannuncia come uno degli eventi più attesi dell’estate: un live straordinario, organizzato da Veneto Jazz con Influxus, Eventi Verona e Concerto, in collaborazione con il Comune di Venezia e Vela, che vedrà Jean-Michel Jarre protagonista assoluto nel cuore di una delle piazze più celebri al mondo. «Da sempre penso che la musica sia connessa all’architettura, visto che hanno in comune due elementi come tempo e spazio. Non fossi diventato un musicista, sarei un architetto“, ha dichiarato Jean-Michel Jarre,Nel mio progetto “Oxyville” spingo gli ascoltatori a chiudere gli occhi e immaginare una città ideale, basandosi sulla musica. Per quanto riguarda il concerto in piazza San Marco, suonare lì significa confrontarmi con gli architetti innovatori che l’hanno costruita. Per rendere omaggio a un luogo così magico devo creare qualcosa di innovativo a mia volta, utilizzando l’Intelligenza Artificiale e il suono immersivo. Venezia è percepita in tutto il mondo come una città romantica, e mi piacerebbe mostrare che si può essere romantici utilizzando la tecnologia contemporanea».