Van Gogh e Leonardo Da Vinci, Lucio Battisti e Pino Daniele per il dottor Gianfranco Giannasi

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E’ il direttore della medicina di urgenza dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze: dirige insomma il Pronto Soccorso di Torregalli ed è un lavoro che lo appassiona, ma lo impegna tanto. Pensate solo che quella realtà rappresenta il più importante Pronto Soccorso di Firenze (dopo quello dell’ospedale di Careggi) per volumi di attività: gli accessi sono mediamente 45.000 all’anno. Nelle nostre chiacchierate, partiamo dal suo compaesano Ippolito Rosellini (il padre dell’egittologia italiana) per finire al suo nuovo libro in uscita dedicato ai capolavori custoditi agli Uffizzi, visti con l’occhio dell’ecografista …

Bentrovato a Gianfranco Giannasi: perché il tuo nuovo libro si intitola Il Fremito Pittato? Fremito perché gli ultrasuoni vibrano nell’aria e pertanto fremono, pittato perché sono applicati alla interpretazione di opere pittoree famose. L’introduzione è scritta da Eugenio Giani, l’attuale Presidente della Regione Toscana ..

Ciò significa che hai visitato gli splendidi Uffizi in modo anonimo, come semplice curioso che si aggira tra le sale e che però guarda con occhio attento? Ma come ti è venuta questa idea? Perché sono convinto che ogni opera ha una interpretazione diversa da quella che i critici di arte ci hanno descritto ed infatti penso che il libro sia originale nella sua nuova valutazione di quadri arcinoti ed arcivisti ma l’occhio di un medico che lavora in una Medicina di Urgenza è allenato a scorgere particolari magari che alla maggior parte dei non esperti sfuggono. Ho provato a dimostrarlo nel mio libro. Tra l’altro gli Uffizi sono il mio museo preferito.

Quali artisti hai amato da ragazzo? L’elenco è lungo, ma ti dico subito Lucio Battisti, Antonello Venditti, Lucio Dalla, Patti Smith, Bob Dylan, Mina, ma anche Pino Daniele. Tra quelli più recenti (e molti li ho visti in concerto, spesso in compagnia di mia figlia) direi soprattutto Negramaro, Rolling Stones, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Renato Zero, Elton John ..


Logico chiederti come questa tua passione per la scrittura conviva con il tuo lavoro da medico: è forse una valvola di sfogo? E’ un modo per passare il tempo e ricaricare le pile dopo giornate di lavoro intenso ..

Tra le tue passioni che conosco c’è l’Antico Egitto, ma anche il fatto che hai giocato a calcio a buon livello: ma come ti ritagli i tuoi momenti di relax? La notte nella sua serenità ed immensità mi ispira per leggere e scrivere cose nuove lontane tantissimo dal mio lavoro. Poi è vero sono sempre stato attratto dall’Egitto Antico. Leonardo da Vinci mi ha stregato nella sua complessità e nella sua genialità: è stato un attento osservatore dei fenomeni della natura e penso che non abbia mai disegnato, dipinto o scritto cose che non abbia osservato e dimostrato. Sono convinto per esempio che la Sacra Sindone sia opera sua.

Quando mi hai anticipato che stavi completando Il Fremito Pittato, mi sono emozionato subito alle tue parole: logico pertanto chiederti se stai già pensando ad un altro libro … così mi preparo per tempo a vivere quella dose di emozioni che mi darai….! Certo che si, anzi è già quasi pronto e questa volta è un pochino più attinente al mio lavoro perché ho cercato nei dipinti di svelare le patologie o meglio le malattie dei personaggi raffigurati o infine del pittore che li ha dipinti. Per esempio La Notte Stellata di Van Gogh che tutti attribuiscono alla follia del pittore olandese in realtà è dovuta alla malattia dello stesso artista che soffriva di attacchi di porfiria acuta intermittente che dà dolori addominali e soprattutto psicosi. Ma non tutti sanno che il suo medico Paul Gachet lo curava con il laudamio e la digitale. Ebbene il laudamio dà allucinazioni mentre la digitale dà dei fenomeni di dispercezione dei colori dello spettro del giallo, rosso e blu come infatti sono raffigurati nei sui quadri più famosi ..