La piccola casa editrice ha sede nell’aquilana Pereto ed è diretta da Armando Iadeluca: si sta muovendo bene nell’asfittico panorama italiano, pubblicando diverse cose interessanti e coraggiose, come il libro sui VDGG Van Der Graf Generator, scritto da Giuseppe Scaravilli. Nel nuovo libro di Pasquale Boffoli è tangibile la sensazione che ci vuole dello spirito imprenditoriale nel decidere di stampare un libro come il suo, raccolta di recensioni ed approfondimenti, in precedenza usciti su differenti siti tra cui Frastuoni e RootsHighway: ma precisiamo che non è una mera compilation o peggio di un diario asettico, ma invece ci troviamo di fronte ad una disanima di come il rock si sia evoluto. E nel fare questo Pasquale Boffoli ha il coraggio di scriverlo in prima persona: non si nasconde dietro il paravento delle mode del momento o nel celebrare miti del più recente passato. Usa la prima persona e quindi dice con candore cosa pensa di Every Loser, disco del 2023 di Iggy Pop o se i Wilco con Cousin (uscito nello stesso anno) ha diritto o meno ad essere catalogato nel capitolo Radici Rock: corre un bel rischio nell’agire così, ma è un recensore coerente e quindi un progetto discografico lo analizza sino in fondo, senza troppo farsi influenzare dal relativo comunicato stampa e tanto meno dalla biografia dell’artista! Ma il barese Boffoli ci piace altresì nel piglio passionale che mette nella seconda parte dei suo libro, dove parla dei “nuovi frastuoni”, ovvero artisti che sono venuti alla ribalta all’alba negli ultimi lustri e che hanno continuato la stagione fortunata del rockbiz. Vestendo i panni di novello Indiana Jones, eccolo stendere le lodi di album come Artificial Horizon dei Taxiwars, They Live in my Head dei Bush Tetras, L’Ame de Pris dei French Boutik e soprattutto cattura la nostra attenzione con i Pere Ubu, recentemente orfani del loro frontman David Thomas. Molto interessante l’intervista a Nick Saloman dei Bevis Frond, il motto centrale è l’invito a concentrarsi sulla natura.
E’ vero quando si dice che Pasquale Boffoli non ubbidisce a nessuno schema prefissato nel realizzare questo libro e che non segue alcuna legge (scritta e non scritta) dell’editoria specializzata in musica, ma Radici Rock e Nuovi Frastuoni negli Anni 2000 ha una filigrana visibile ed è la passione per progetti che danno emozioni e si intravede una file rouge, rappresentato dall’uomo Boffoli, sempre a braccetto con il Boffoli recensore. E fidatevi … non è poco! Sono casi assai rari nel panorama italiano… e quindi potremo dire che in questo libro viene fatto proprio il concetto di continuum, intendendo la progressione delle varietà di passaggio interposte tra le due polarità estreme di un determinato parametro della variazione. Se nel nostro ragionamento questo è il valore produttivo del rock, allora non importa se è stato concepito agli albori o molto più recentemente. La collocazione spaziale è spesso un artificio dello studioso attuale, con buona pace della teoria della relatività di Albert Einstein, concetto fondamentale che unisce spazio e tempo in un’unica entità geometrica.