Quanta letizia in questo disco con Silvia Bolognesi, Santiago Fernandez ed Alessandro Alarcon: lo stesso trombettista Andrea Glockner scrive dentro il package del cd che .. Across the Lines è nato da un incontro all’Accademia Nazionale di Jazz a Siena, un incontro davvero internazionale poiché le nazionalità e le origini dei musicisti sono francesi, italiane, dominicane, svizzere, cilene e americane! E’ ovvio che con un titolo così chiaro si valorizza il potere della musica nel superare muri, fossati, barriere e linee, non solo geografiche ma anche culturali e musicali. Alcuni brani riescono veramente a trascendere i confini imposti dai generi in cui dividiamo (artificiosamente) il mondo della produzione musicale: Across the Lines è sicuramente un disco da mettere nella vostra collezione nella sezione jazz, ma non so dirvi se old o new jazz; suggerisco poi di collocarlo non al centro della vostra biblioteca, ma vicino al reparto funky, non lontano dall’hip-hop e nemmeno dal rock. Insomma non dovrebbe essere molto distante da dove avete collocato Tale Spinnin’ dei Weather Report o Metal Fatigue di Allan Holdsworth: se poi volete farci felici, andata a guardare la distanza dal seminale Live in Seattle di John Coltrane con Pharoah Sanders. A questo punto potete inoltrarvi nell’ascolto dell’album, ma prima dovete coglierne la letizia con cui è stato realizzato e questo vi è facile gustarlo, perché vi basterà vedere le foto (di Stephane & Stefania Glockner, Tommaso Taurisano e Griffin Alan Rodriguez), per poi guardare il video teaser realizzato da Pietro Lorenzini: vuoi vedere che quell’uliveto è nelle colline della senese Monteriggioni?
Perché le note di copertina ci dicono che al locale Shape Shoppe Paradiso il quartetto ha registrato dal 14 al 17 Giugno 2024: ambiente ideale per suonare, anche riflettendo su argomenti tosti e dannatamente tecnologici. Mi riferisco al brano Recovery, una riflessione ecumenica sul nostro rapporto con Internet, dove è difficile controllare spesso ciò che si vede o si legge, ci si ritrova di fronte a immagini che si preferirebbe evitare, fake news, leggende metropolitane. Ma il suo ascolto ci lascia una specie di sorriso, perché lo stesso Andrea Glockner ci comunica che il testo rappresenta l’amore come forma di guarigione: ciò rende il nostro mondo meno plumbeo…
Tracklist di questo disco: Tiatilae 12:19, Improvisation I 4:24, Swiss interval 12:10, Choise 6:55, Em’ 9:52, Improvisation 2 4:00, Recovery 12:39, Playground 8:28.
Andrea Glockner Quartet – Across the Lines feat. Joseph Bowie (Dodicilune Dischi Ed579)
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