Fabio Rossi – Sandy Denny (Il Cuscino di Stelle, 2025)

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Con il sottotitolo La Regina del Folk Rock, finalmente esce un libro su Alexandra Elene McLean Denny, passando dall’esperienza con i Fairport Convention ad avere un suo simbolo nella quarta di copertina del quarto album dei Led Zeppelin. Il settimo libro dello scrittore romano Fabio Rossi colma una delle tante lacune della stampa specializzata italiana, troppo spesso abile nel correre dietro alle mode, scivolando su instant book che non le fanno onore: le quasi 150 pagine del libro edito dall’attiva casa editrice aquilana Il Cuscino di Stelle, si leggono con piacere e ci commuovono, pensando che Sandy Denny è scomparsa per un’emorragia celebrale il 21 Aprile 1978, all’età di soli trentuno anni. Questa rabbia culturale Fabio Rossi la esterna nella prefazione .. La decisione di scrivere un saggio su Sandy Denny nasce da quel senso d’ingiustizia che mi pervade l’animo ogniqualvolta rifletto sul destino di alcuni artisti che, a fronte di uno smisurato talento, non vengono quasi mai ricordati .. Questi suoi figurativi pugni sbattuti su un tavolo, valorizzano questo primo saggio in Italia per colei che è stata nominata nel 1970 e nel 1971 come miglior cantante femminile nel sondaggio annuale promosso da Melody Maker. Il focus del libro sta nel portarci (con una sorta di macchina del tempo) nel 1968, facendo notare come Sandy Denny si è resa artefice della prima fusione tra folk tradizionale inglese e rock. Per approfondire la conoscenza di quella stagione, ricordate che Richard Thompson (cofondatore dei Fairport Convention) sarà in concerto a Settembre 2025 a Mestre, Brescia e Roma.

Diciamo che dalla sua militanza nei Fairport Convention ha avuto origine l’intera corrente britannica del folk rock ed il suo appeal ha qualcosa di enzimatico, dato che a quel periodo anche artisti moderni si rifanno: fa sorridere a pagina 98 l’autore quando la definisce la Maria Callas del folk rock, la Joan Baez britannica, la cantante stimata dai Led Zeppelin, dagli Who e da Kate Bush. Molto bello infatti che Fabio Rossi abbia ricordato che nel brano Blow away (for bill), Kate Bush la citi: l’album è Never for ever ed era il 1979.Non pensate però ad un libro nostalgico, perché il tentativo di Fabio Rossi è quello di rendere attuale la potenza emozionale della sua voce: per questo cita sua figlia Georgia (che lavora affinché le doti artistiche della madre siano conosciute, comprese anche la scultura e la pittura) ed il tributo svolto dal The Sandy Denny Project