La doppia anima musicale dei Daudia

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È disponibile in formato fisico e digitale “Il nostro tempo” (PLAY & Oracle Records / JustPushPlay), il primo album dei Daudia, il duo formato dai cantautori e polistrumentisti Claudia Pasquariello e Davide Maiale. Composto da 11 brani originali, il disco è un viaggio musicale ed emotivo che unisce l’anima italiana e quella internazionale della band, alternando canzoni in italiano e in inglese. Il sound sperimentale spazia dall’elettropop al country, passando per il pop rock e l’acustico. Anticipato dal singolo “Rivoluzione”, il progetto rappresenta una nuova fase artistica per i Daudia, che raccontano storie vere, vissute o ascoltate, con un linguaggio diretto e universale. Li abbiamo incontrati per farci raccontare cosa significa, oggi, il loro tempo.

“Il nostro tempo” è un album che fonde sonorità molto diverse, dall’elettropop al country, fino a brani orchestrali e acustici. Come nasce questa scelta così eclettica e cosa rappresenta per voi questa sperimentazione musicale?
Davide Maiale: “Il nostro tempo” è stato definito un diario di viaggio, e la sua ecletticità nasce proprio da questo: dal nostro cammino, dalle esperienze vissute e dall’evoluzione che abbiamo attraversato in questi anni. La scelta di mescolare generi diversi è stata del tutto naturale, frutto delle influenze che abbiamo assorbito e del fatto che i brani sono nati in momenti diversi della nostra vita. Quelle che si sentono nell’album sono le sonorità che ci hanno accompagnato dalla nascita del progetto Daudia fino ad oggi, arricchite anche dallo studio musicale che abbiamo fatto nel tempo. Veniamo entrambi da una formazione pop: io ho studiato composizione e arrangiamento in conservatorio, e ho ampliato il mio linguaggio musicale grazie a generi come il country, che insieme al pop è entrato a far parte del nostro mondo anche grazie alle esperienze vissute negli Stati Uniti.
Avete descritto l’album come un “diario” di emozioni vissute tra l’Italia e il mondo. C’è un brano in particolare che per voi racchiude il cuore di questo viaggio personale e artistico?
Davide Maiale: Sì, probabilmente proprio il brano “Il nostro tempo”. È il più significativo perché unisce melodie e armonie che da sempre caratterizzano il nostro stile. Rappresenta un punto di partenza ma anche di arrivo, un momento in cui ci riconosciamo pienamente. È l’unica canzone che racconta direttamente la nostra storia, mentre gli altri brani – sepppur ispirati alla vita reale – si basano su storie vissute da altre persone o da chi abbiamo incontrato lungo il cammino. “Il nostro tempo” parla proprio di noi.

Cantate sia in italiano che in inglese. Come decidete in quale lingua esprimervi per ogni canzone? Il bilanciamento tra le due identità – italiana e internazionale – è un atto istintivo o studiato?
Claudia Pasquariello: In realtà è sempre stato molto naturale. Fin dall’inizio abbiamo scritto sia in italiano che in inglese. Di solito partiamo da una melodia, da un giro di accordi, e poi iniziamo a costruire la parte cantata. È in quel momento che capiamo in quale lingua deve nascere il brano: se in italiano o in inglese. Per questo album abbiamo scelto di far convivere le due lingue, proprio per raccontare le nostre due anime. Ma in futuro l’idea è quella di sviluppare due percorsi distinti, paralleli, uno completamente in italiano e uno in inglese.
Dopo anni di concerti in Europa e negli Stati Uniti, in che modo le vostre esperienze all’estero hanno influenzato la vostra scrittura e il vostro sound?
Claudia Pasquariello: Viaggiare, trovarsi in posti nuovi, immergersi in culture diverse… tutto questo ha un impatto fortissimo sulla nostra musica. Io, in particolare, ho un background molto legato alla scena americana: le sonorità country-pop sono entrate nella nostra musica proprio grazie a questo. Davide, invece, ha un’anima più soul. I nostri mondi si fondono e danno vita a qualcosa di unico. Un’artista che mi ha molto influenzata è Taylor Swift: in molte delle nostre canzoni in inglese ci sono richiami alle sue melodie. Ascoltiamo tantissima musica pop internazionale e ci teniamo sempre aggiornati sulle nuove tendenze. Questo ha sicuramente contribuito a definire il nostro sound.
Il titolo dell’album, “Il nostro tempo”, suggerisce una presa di posizione artistica forte e consapevole. Qual è il messaggio che volete lasciare oggi, con questa nuova fase della vostra carriera?
Davide Maiale: Con questo album vogliamo raccontare davvero chi sono i Daudia, nella loro interezza. Non solo il lato più noto al pubblico, legato alle cover e agli arrangiamenti acustici che ci hanno dato visibilità, ma soprattutto la parte inedita, quella più intima e personale. Abbiamo sempre scritto tantissimi brani, molti dei quali sono ancora nel cassetto, e oggi vogliamo farli conoscere. Le cover sono state un ottimo veicolo per raggiungere un pubblico più ampio, ma è attraverso i nostri inediti che vogliamo raccontare storie, anche sociali, e lasciare un segno. Abbiamo in programma un nuovo album completamente in inglese previsto per il prossimo inverno, che seguirà proprio questa linea, con una direzione ancora più definita a livello internazionale. Intanto, siamo in tour: il 26 maggio saremo a Londra e presto comunicheremo tutte le nuove date sui nostri canali social.