Giacomo Serreli – Marisa Sannia (Francesco Brioschi Editore 2025)

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Con la prefazione di Mario Luzzato Fegiz, il libro piace sino dal sottotitolo La voce del vento e del mare: scomparsa a soli 61 anni il 14 Aprile 2008, Marisa Sannia iniziò la sua carriera musicale nei primi anni sessanta, come voce femminile de I Principi (un gruppo musicale cagliaritano), secondo classificato in un concorso nazionale per voci nuove indetto dalla Fonit Cetra. Nel bel libro di Serreli la biografia della Sannia è costellata di tante piccole perle, così da rendere appieno la grandezza di questa artista allora denominata La gazzella di Cagliari. Molto bella la descrizione degli inizi sul continente: dopo aver vinto il concorso nazionale Rai per voci nuove, ottenne un contratto discografico dalla Fonit Cetra che la chiamò a Roma, dove il suo talento venne notato da Sergio Endrigo, (con cui collaborò per tutto il resto della vita) e Luis Bacalov; i due compongono per lei il pezzo d’esordio discografico Tutto o niente, portandola nell’autunno del 1966 all’edizione del show televisivo serale Canzonissima, denominata Scala reale.


Giacomo Serreli (di cui è nota l’esperienza nell’emittente Videolina) scrive in modo semplice, fluente e sembra quasi avvicinarsi alla Sannia in modo reverenziale: diciamo che usa la stessa delicatezza che aveva l’artista quando si presentava in pubblico .. La lingua è il mondo, dice qualcuno: io l’ho riscoperta nella poesia e ho capito quale grande eredità mi hanno lasciato i miei genitori, che nulla possedevano se non la loro lingua ..La quarta di copertina di questo libro edito da Francesco Brioschi Editore riporta questa dichiarazione, da cui emerge forte il senso di appartenenza alla Sardegna, partendo proprio dalla sua lingua.