Dopo undici anni di silenzio e una straordinaria serie di concerti sold out nei club, gli Offlaga Disco Pax tornano in scena con un tour estivo che celebra i vent’anni di “Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione)”, il disco d’esordio che ha segnato un’epoca nella musica indipendente italiana.

Il tour invernale ha avuto numeri impressionanti: 14 concerti su 16 esauriti in prevendita, doppie date a Milano, Torino e Roma, quattro a Bologna, e un epico bagno di folla a Monte Sole di Marzabotto il 25 aprile scorso. Ma non è finita: gli Offlaga Disco Pax — o quel che ne resta, oggi — non si fermano. Anzi, rilanciano con un tour estivo che promette di attraversare l’Italia intera, da nord a sud, tra festival storici, piazze, provincia, metropoli, confini geografici e interiori. Queste le tappe confermate: 24 Maggio – MILANO, MiAmi Festival; 14 Giugno – FERRARA, Ferrara Sotto le Stelle – SOLD OUT; 28 Giugno – SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC), Il Rock è Tratto Festival; 5 Luglio – REGGIO EMILIA, Live in Chiostri Festival; 9 Luglio – COLLEGNO (TO), Flowers Festival (con Murubutu e Dutch Nazari); 19 Luglio – VICENZA, Jamrock Festival; 23 Luglio – TREVISO, Suoni di Marca Festival; 31 Luglio – GRADISCA D’ISONZO (GO), Onde Mediterranee Festival; 7 Agosto – CASTELBUONO (PA), Ypsigrock; 9 Agosto – CORIGLIANO D’OTRANTO (LE), SEI Festival; 10 Agosto – SPINETOLI (AP), L’Arte non è Acqua Festival; 14 Agosto – LAMEZIA TERME (CZ), Color Fest. Un viaggio che non ha il sapore della nostalgia, ma quello dell’urgenza: la voglia di condividere qui e adesso un’eredità musicale e narrativa che non smette di parlare al presente. “Socialismo Tascabile”, uscito nel 2005, è stato molto più di un disco: ha creato un linguaggio nuovo, un modo inedito di raccontare il personale e il politico, il quotidiano e la storia. Ha mescolato spoken word, elettronica minimale, ironia e memoria in un impasto narrativo che ha lasciato un segno indelebile.

Le canzoni di quell’album — da “Robespierre” a “Cinnamon”, da “Tatranky” a “Enver” — sono rimaste impresse nella mente di chi c’era e di chi è arrivato dopo. E oggi, vent’anni più tardi, tornano a vivere sul palco, anche grazie all’ingresso di Mattia Ferrarini, giovane polistrumentista di Reggio Emilia che accompagna Max Collini e Daniele Carretti, portando nuova linfa al suono del gruppo.
Ma ogni nota, ogni parola, ogni concerto è anche un omaggio a Enrico Fontanelli, scomparso prematuramente nel 2014. La sua presenza, pur assente fisicamente, aleggia potente in ogni istante di questa reunion: “Enrico compreso. Enrico soprattutto”, dicono oggi Max e Daniele. E forse è proprio questo legame emotivo con la loro storia, con la loro amicizia e con quel periodo irripetibile, che rende ancora così forte l’identità degli Offlaga Disco Pax. “Tenteremo, ancora una volta, la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino”, scrivono gli Offlaga, “Ed è proprio lì che vogliono tornare, in quel territorio fragile e potente della memoria condivisa, dove le piccole cose diventano epiche e il passato si fa bussola per comprendere il presente. Questo tour non è solo una celebrazione: è una riappropriazione collettiva di un’eredità che non si è mai spenta, anzi ha continuato a germogliare silenziosamente. Perché il tempo passa, ma certe canzoni restano. E ogni volta che si ascolta “Robespierre”, si è di nuovo lì, tra le vie di Reggio Emilia, con la voglia di cambiare il mondo, o almeno di raccontarlo meglio”.