Sacromud – The Sun Experience (Labilia, 2025)

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Non lasciatevi ingannare dal titolo, “The Sun Experience” non ha niente a che fare con esperienze sulla spiaggia sotto il sole. Quel “Sun” è legato ai mitici Sun Studios, si esattamente quelli dove Elvis Presley, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, tanto per citare tre leggende, ma la lista è lunga, hanno registrato la loro musica. E così i Sacromud, sono partiti da Gubbio alla volta di Memphis, Tennessee, in un viaggio di 8292 chilometri, per registrare il loro quarto album. Il sogno si è concretizzato, con tanto di diario di bordo e mille storie da raccontare, con tanto di testimonianza video, con l’idea di farne un documentario.

Qui vi illustriamo la musica, sette tracce ricche di tutti quegli umori tipici del rhythm’n’blues, funky, del rock impastato con il soul, dove la band, classicamente con cinque musicisti, ed una sezione fiati di quattro elementi (The Capo Horns), percorre con incredibile aderenza il suono che ama (e si capisce che ascoltano veramente tanta musica), addentrandosi con rispetto, ma anche incredibile entusiasmo, tra rimandi di Ray Charles, Joe Cocker e di tutto l’immaginario che questo suono ha saputo generare in quasi un secolo di vita. Da “The Mule” a “Holy Day” è tutto un fiorire di fango, blues, paludi, mojo e stravaganti storie di strada e vita, con echi di Tom Waits e Manonegra. E quando nel blues zeppeliniano di “Pray For Me”, il chitarrista Maurizio Pugno sfodera un’attitudine emozionale alla Jimmy Page, si comprende che i Sacromud hanno una marcia in più. Ottimo anche il cantato di Raffo Barbi, con un timbro pastoso e caldo, perfetto per innamorarsi dell’incalzante “Sticky Situation” e “The Hder & The Seeker”, il brano più diretto del lotto. Chiude l’album la splendida “(Extra)ordinary Day” dove i Sacromud dimostrano una forte sensibilità, creando un’atmosfera che ben si amalgama con i fiati che, va detto, sono la carta vincente per la riuscita dei pezzi, tutti ottimi e molto ben fatti, ma che grazie alla presenza del quartetto di fiati, acquistano un vantaggio notevole, rispetto ad altre opere di questo stile.

Le cronache garantisco che anche in concerto i Sacromud sono convincenti, ed è proprio sul palco che vi suggerisco di seguirli, perché questa musica rende al meglio quando suona davanti ad un pubblico davanti caldo ed appassionato. Disco veramente bello e credibile, intriso di quegli umori, ricevuti per osmosi, in un dei luoghi mitici della musica che amano. Complimenti!

Sacromud
Raffo Barbi – voce
Maurizio Pugno – chitarra, direzione artistica, produzione ed arrangiamenti
Alex Fiorucci – pianoforte e organo Hammond
Franz Piombino – basso
Riccardo Fiorucci – batteria

The Cape Horns
Mirko Pugno – tromba
Lorenzo Bisogno – sax tenore
Andrea Angeloni – trombone
Cesare Bedini – sax baritono
Registrato presso il Sun Recording Studio, 706 Union Avenue, Memphis, TN, USA
Ingegnere del suono: Daniel Crockett
Assistente di studio: Lydia Fletcher
Mixaggio e Mastering – Maurizio Pugno e Daniel Crockett