Sir George Everest è considerato uno dei fondatori della geodesia, disciplina che si occupa della misura e della rappresentazione della Terra: geografo e cartografo gallese, in suo onore fu chiamato il monte più alto del mondo, da parte del successore Andrew Scott Waugh. Il titolo del cd del Fabio Arisi Quartet è Geodetiche ossia la curva più breve che congiunge due punti di uno spazio: Liber Vittorio Venturini è l’artista che ha realizzato l’opera Connessi@ni, diventata la copertina di questo progetto discografico, prodotto da Fabio Arisi e da Maurizio Bizzochetti della Dodicilune. Questo l’humus culturale su cui nasce il nuovo disco del pianista e compositore cremonese Fabio Arisi, nocchiero del suo quartetto insieme al chitarrista Vinicius Surian, al contrabbassista Jan Toninelli e al batterista Alberto Venturini. Spaziando dalla musica classica al jazz improvvisato, tutto il progetto è positivamente armonico e nega il concetto filologico di frammento, perché non esiste un momento lacunoso per amare lo spirito positivo di Arisi come valente autore: piuttosto (come succede spesso in letteratura), vi sono attimi ricolmi di frammenti romantici, realmente caratterizzati da una chiusura apparentemente completa ma con un contenuto che si sviluppa a ogni lettura. E’ il caso dell’iniziale K2, dove (ritornando al concetto maestoso delle più alte montagne) si invita a conoscere se stessi per scoprire fin dove possiamo spingerci. La trama dell’intero progetto discografico è pertanto chiara ed assai energetica, riportandosi alla valenza della copertina Connessi@ni, un’opera (polimaterica realizzata con dorsi di libri tagliati e incollati gli uni sugli altri) che nasce ispirata dai libri e dalla loro funzione quali contenitori di storie, informazioni, sogni, idee: bello auspicare che ciascuno di noi è un contenitore di tante esperienze, proprio come figurativamente lo è una matrioska, conosciuto insieme di bambole cave in legno di grandezza variabile. Se K2 è l’iniziale pamphlet dell’intero Geodetiche, allora la conclusiva L’Alba è il climax a cui ci presentiamo colmi di calore nato dalla meraviglia del sorgere del sole: una melodia tonale in un crescendo di colori che ci porta ad un nuovo inizio, accompagnati da suoni prima tenui e poi celestiali.
Tracklist di questo disco: K2, Tales from the woods, Verso E.S.T., Giochi di bimbi, A carefree day, Riflessi nell’acqua, Dalla finestra, Metropoli2080/Introspettiva, L’alba.
Fabio Arisi – Geodetiche (Dodicilune Dischi Ed 583)
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