Pubblicato l’album Backpackers dei Barkee Bay

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Il filo conduttore è l’attitudine DIY, tra surf rock, elettronica, punk, memorie hip hop: per fare le cose da soli, senza filtri né piani di riserva. Quelle notti in tenda in mezzo alle Dolomiti, il viaggio on the road lungo la costa australiana, i rave improvvisati in un garage a Brescia, gli abbracci di fine concerto. Ogni pezzo è un frammento di quel caos organizzato che è la loro realtà: fatta di legami, dubbi, scoppi, distanze, corse e ritorni. Complimenti sinceri a Giulio Barchi (autore, cantante, chitarrista), Davide Tarragoni (primo produttore) e Gabriele Consiglio (chitarrista, produttore).

Backpackers (uscito per Undamento/Planeta) musicalmente si muove tra surf rock, elettronica, punk e memorie hip hop, sempre con una scrittura sincera, di flashback adolescenziali, amori non etichettabili, storie lasciate a metà e quella continua tensione tra ciò che vorremmo essere e ciò che siamo diventati. Backpackers celebra la libertà costruita a mani nude dal trio bresciano, giorno per giorno, spesso con pochi mezzi e tanta fame. È la libertà di sbagliare, di perdersi un po’, di fuggire dalla città senza dover giustificare niente.

Backpackers è letteralmente fatto in viaggio dai Barkee Bay. Ogni brano porta addosso la polvere di un sentiero, il fango di un campeggio, il silenzio di una radura e il rumore di una città che non dorme mai. C’è chi si rifugia nei club, chi sogna un amore che esiste solo al parco sotto una coperta, chi aspetta il weekend per respirare e chi si perde dentro un bilocale pieno di gente che ha solo voglia di restare sveglia. E poi ci sono loro, i ragazzi della baia, che in mezzo a tutto questo hanno deciso di lasciare una traccia, anche solo per dire: ci siamo stati, anche noi. Backpackers non ha l’ambizione di spiegare la vita. Ma sa come si sta quando la vivi davvero.