Khrisna Biswas – La Castagna (Dodicilune Dischi Ed576)

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Il precedente disco Maniglie e Pomelli è di quasi due anni fa: per questo nuovo progetto, ha riformato la squadra con cui realizzarlo e l’ha perciò registrato al fiorentino Larione10 con Andrea “Pelle” Pellegrini e Jacopo Pesci (come assistenti ha avuto Andrea Cerrone e Giovanni Raschellà), affidando il mastering a Tommaso Bianchi presso il 121Decibel Studio. Nato e cresciuto a Firenze da madre statunitense e padre indiano, Krishna Biswas con Maniglie e Pomelli si era imbarcato nel viaggio dei suoi geni per arrivare sulle sponde del Lontano Oriente: facendo a meno della realtà virtuale per sognare, con i suoi fraseggi mi sono trovato magicamente in pieno relax, senza l’ausilio di alcuna componente chimica. La Castagna mi sembra qualcosa di assai diverso, partendo dal titolo assai originale nel panorama discografico di tutti i tempi: nella back cover Biswas cita la chitarra acustica che ha usato e si tratta della prestigiosa Collings om2ht. Di fabbricazione americana, è un gioiello di vibrazioni di mogano, ebano, palissandro indiano e abete Sitka. Non vedete il mio viso, ma fidatevi che compare un sorriso: perché citare questi alberi è per me emozionante, dati i miei studi universitari a Scienze Forestali ed aggiungo che le meccaniche sono Waverly cromate e che il prezzo finale la pone in alto, sfiorando le Martin. Tutta questa metafora per dirvi che la chitarra acustica genera il suono attraverso le vibrazioni prodotte dalle corde e dal legno che amplifica, esteriorizza e trasfonde l’energia emozionale dell’artista. L’iniziale brano Genesi è il passepartout per prepararsi ad inebriarsi delle composizioni di Biswas, ma il brano più spiazzante è sicuramente Filtra moderato ottimismo: mi immagino in studio quanto si siano divertiti, perché le risate che mi sono fatto anche io con il “Pelle” (o lo stesso Alessandro Salaorni, proprietario del Larione10) mi ritornano spesso in mente! Niccolò Chimenti è l’autore delle foto che arricchiscono il cd e non sono a colori, aspetto che rende più intimo il lavoro di Biswas e la sua concentrazione in fase di registrazione: tra l’altro i quasi 67 minuti del disco sono stati registrati nella sola giornata del 12 Settembre 2024 e tutto stava saltando, perché quel giorno su Firenze si era abbattuto un violento temporale, bloccando anche il normale viaggio come automobilisti. Nel disco La Castagna, il chitarrista ha lavorato per nutrirsi di una istintiva alchimia, atta a fargli vivere un’esperienza improvvisata davvero avvincente, ispirandosi così al modus operandi del norvegese Lage Lund, dell’israeliano Gilad Hekselman e dello statunitense Julian Lage: i brani simbolo sono Bellatrix e Cocci Rotti, ma vedo sul vostro viso una espressione interrogativa che sembra non passare da diversi minuti .. Ma perché si intitola La Castagna? C’è qualche riferimento al frutto dell’omonimo albero? In verità è il nome della località in cui Khrisna Biswas vive con la sua compagna, posto isolato dove hanno deciso di trasferirsi ed è una località sulle colline toscane a ridosso della zona montuosa per migliorare la loro qualità di vita .. lontano dalla metropoli!

Tracklist di questo disco: Genesi, Metropoli, Filtra moderato ottimismo, Carlo Emilio, Lebbroso, Vigilia, Kashinath, Kumarone, Cocci rotti, Catulus, Bellatrix, Raffaella, Epilogo.