La mia intervista ad Ennio Rega, perché ha una gran voce ma non ha voglia di fare troppo il cantante ..

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Il suo nuovo album tra quelli che aspirano a vincere la Targa Tenco 2025: in questa intervista scopro molto della sua attualità, ma anche del suo passato e comprendo la bontà dell’humus su cui fa crescere rigoglioso ogni suo progetto. Pensate infatti (ma è un esempio) che nasce con il Rhythm and blues e con l’adolescenza sterza verso il prog rock .. dai King Crimson alla PFM Premiata Forneria Marconi..

Un bentrovato ad Ennio Rega: sono già uscite delle recensioni sul tuo nuovo album? Cosa ti è piaciuto tra i pareri che hai letto su Nei modi e nel pensiero? Grazie ed è piacere anche mio. Le uscite stampa per lo più sono previste da Luglio in poi. Bello, e significativo mai come oggi, il rimando all’epoca di Vincenzo Micocci e Lilli Greco nel tuo articolo su Musicalnews. com .. Marginale essenziale mi sembra un momento top di questo disco: cosa ne pensi? C’è forse qualche altro brano a cui sei legato? Si è vero “Marginale essenziale” è peraltro candidata alla Targa Tenco 2025 come miglior canzone, c’è dentro l’ironia di una sfida western, vedi il bariton guitar che fa il tema. Amo tutte ed 8 le tracce: si va da storie intime di vita reale “Porto Sacro” e “Da Noi”, allo sdegno contro un pianeta del tutto omologato di “Altra abitudine”, “Trash”, “Uniformate”, “Simultanea”, a “Un amico per te” contro ogni guerra. Non ho preferenze .. cerco di sconfessare sempre me stesso per coerenza, ho abituato il mio pubblico alle sorprese da scoprire a ogni nuovo ascolto.

Quali sono gli artisti con cui sei cresciuto? Quali invece i cantanti che ora ti convincono di più? Nasco nel Rhythm and blues, con l’adolescenza sterzo verso il prog dei Jethro Tull, King Crimson, Area, PFM. Vivo con orgoglio il mio essere musicista e compositore, ho una gran voce ma non ho voglia di fare troppo il cantante. Mi convince molto poco la contemporaneità, ascolto dalla musica classica al jazz e agli eclettici e innovativi come Lou Reed e Prince. Tutto ciò è molto vicino a quest’album: con Lutte Berg (il mio chitarrista calabro-svedese) in un forte sodalizio dato da una sostanza umana in simbiosi musicale, spaziamo dalla canzone d’autore a un rock elegante, contenendo le spinte a tarantelle e ninna nanne.

Nei tuoi inizi discografici hai incontrato Lilli Greco e Vincenzo Micocci .. che ricordi hai? Micocci era serio. Lilli? La prima volta che salii le scale della RCA per una audizione al pianoforte , mi scrutò da capo a piedi: Sei d ‘a Roma o d ‘a Lazio… , risposi: non so di niente! – Male male molto male! replicò. Micocci costruiva, Lilli demoliva e gli volevamo bene perché in quel modo ci aiutava a crescere. Mi vedeva come Yves Montand diceva .. sei un bell’uomo .. devi fare vita mondana!

Come stai promuovendo Nei modi e nel pensiero? Interviste e .. Il disco è anche candidato alla Targa Tenco 2025 come Miglior Album. Al di là degli strumenti consueti, social media compresi, per la promozione e diffusione della mia musica, più che nel marketing, credo nei concerti. Una delle cose più difficili da fare oggi è mantenersi in attività concertistica costante, là dove la gente, stimolata dal fascino del tuo racconto dal vivo, riscopre la ragione d’essere del supporto discografico, CD o vinile che sia.