L’incanto di Massimo Donno: lo intervisto dalla Magna Grecia all’amore per l’arte ..

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Con una presenza garbata ed eterea, con noi c’era San Francesco d’Assisi: infatti il nuovo disco del pugliese Massimo Donno parte dalle riflessioni dello splendido Cantico delle Creature. Con il suo organetto diatonico, anche Riccardo Tesi ci osservava sorridendo da lontano..

Un accaldato benvenuto a Massimo Donno: nonostante la calura, sei in piena promozione del tuo nuovo album .. come è stato accolto? Abbiamo iniziato a portare in giro il live con i brani del nuovo album dal 3 di Maggio, con tre concerti di anteprima a Bruxelles, Lussemburgo e San Benedetto del Tronto, durante lo scorso inverno. Ho percepito sempre grande curiosità da parte del pubblico, segno di affetto nei confronti della figura di San Francesco e del nostro cantico.

I dipinti di Beppe Stasi rendono La spada e l’incanto un piccolo gioiello: concordi? E poi c’è la tua complicità artistica con Riccardo Tesi .. Le opere di Beppe Stasi sono stupore puro: ha avuto la grande capacità di raccontare per immagini le storie che racconto con le canzoni, con rispetto e profondità. La collaborazione con Riccardo è frutto della nostra amicizia ormai storica e questo influisce, secondo me, sulla resa del nostro lavoro.

Parlami del tuo rapporto con Squilibri: come vi siete conosciuti? Ho conosciuto Squilibri, più da vicino, nel 2015 quando fui menzionato in un loro contest sulle produzioni discografiche, con l’album Partenze. Poi la conoscenza diretta con la produzione del mio terzo album, Viva il Re!, con la Banda de Lu Mbroia e Gabriele Mirabassi. E’ una realtà resistente e che dedica cura ed attenzione ai prodotti artistici, qualità sempre più rara oggi.

Anche tu hai avi che hanno reso magica la Magna Grecia italica: il tuo è un legame forte, stabile o da approfondire? Il legame credo che esista, a prescindere, anche solo per una questione di appartenenza territoriale. Come è altrettanto vero che si tratta di un legame da approfondire, analizzare in tanti aspetti ancora a me poco noti.

A questo punto è logico chiederti del tuo personale rapporto con la religione, l’opera di San Francesco d’Assisi e la spiritualità in senso lato … Mi sono avvicinato a Francesco D’Assisi grazie alla sua opera, e non il contrario! Grazie al Cantico ho studiato Francesco, la sua vita, dai sogni cavallereschi all’amore per l’arte, dalle regole dell’ordine alla sua solitudine. Io credo che Francesco rappresenti forse la figura più carismatica che abbiamo avuto in Italia, al di là di appartenenze religiose: Francesco è spiritualità e politica, in senso lato e totale.