La musica sarà uno dei fili conduttori più forti della stagione televisiva Rai 2025-2026, come emerso dalla presentazione ufficiale dei nuovi palinsesti tenutasi venerdì 27 giugno a Napoli. Tra grandi show, nuovi format, film a tema, serie internazionali, documentari originali e, naturalmente, l’atteso Festival di Sanremo — ancora in bilico sull’assegnazione ma di fatto saldamente nelle mani della Rai — il Servizio Pubblico rilancia la propria vocazione musicale con un’offerta ampia, trasversale e ricca di spunti culturali.

La direzione Rai Documentari, diretta da Luigi Del Plavignano, si presenta con una proposta rinnovata, che coniuga linguaggio narrativo classico e nuove soluzioni visive. Tra i titoli di punta ci sarà “Il mio nome è Riccardo”, un ritratto intimo e professionale di Riccardo Cocciante, affiancato dal racconto poetico e controcorrente di “Essenzialmente Rino Gaetano”. A questi si aggiunge “Fabi Silvestri Gazzè. Un passo alla volta”, dedicato al ritorno discografico e dal vivo del celebre trio romano. Non mancherà l’approfondimento sulla musica classica, con due progetti di ampio respiro: “Cento e oltre. Puccini e noi”, realizzato nel centenario della morte del compositore lucchese, e “La forza del destino. La Scala”, docufilm che esplora il dietro le quinte della Prima del 2024 al Teatro alla Scala, offrendo una riflessione sul rapporto tra opera e società contemporanea. Nel prime time di Rai 1 si confermano gli appuntamenti di maggiore successo dell’intrattenimento musicale. Carlo Conti sarà alla guida di una nuova edizione di “Tale e Quale Show”, che si preannuncia ricca di sorprese e novità scenografiche. Milly Carlucci celebrerà i vent’anni di “Ballando con le stelle” con una stagione che unirà memoria, spettacolo e innovazione. A completare il tris del venerdì e sabato sera, a partire da novembre, tornerà “The Voice Senior”, ancora una volta condotto da Antonella Clerici, con i coach pronti ad ascoltare le storie e le voci dei talenti over 60. Per quanto riguarda il daytime, si consolida su Rai 2 la presenza musicale con “Playlist”, il format condotto da Federica Gentile e Gabriele Vagnato. Il programma, che ha riportato in primo piano l’attualità musicale nelle fasce del sabato pomeriggio, tornerà dal 18 ottobre con una nuova impostazione, articolata in due momenti narrativi distinti ma idealmente collegati. Sarà affiancato da una new entry ancora da svelare, e da una replica domenicale pensata per intercettare un pubblico giovane e trasversale. Anche su Rai 3 la musica trova spazio, con “Musica mia” (programma già sperimentato su Rai 2) con il cantautore Marco Conidi e Lorella Boccia, e “Caffè Italia”, quest’ultimo condotto da Pino Strabioli e Greta Mauro. Saranno programmi che racconteranno l’identità musicale e culturale dell’Italia, affrontando il rapporto tra territori, canzone d’autore e trasformazioni sociali.

Particolarmente attesa è l’evoluzione del Festival di Sanremo. Il futuro della storica manifestazione è attualmente legato all’esito del bando indetto dal Comune ligure per l’assegnazione dei diritti, ma la Rai ha voluto rassicurare il pubblico e l’industria musicale. “Il Festival si farà, a Sanremo o altrove”, ha dichiarato l’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi, “Sanremo è il Festival della Rai. Senza Rai non esisterebbe. Ma se per qualche motivo non si farà a Sanremo, la Rai è pronta a farlo altrove, con la stessa potenza produttiva e culturale”. Il Festival, che slitterà leggermente nel calendario per non sovrapporsi alle Olimpiadi Invernali di Milano – Cortina, sarà firmato da Carlo Conti, già al lavoro sulla struttura e sul nuovo regolamento. Secondo fonti interne, la prossima edizione darà maggiore spazio alla componente culturale e alle contaminazioni con il linguaggio del teatro e del racconto popolare. Lo stesso Rossi ha ribadito che “la Rai farà comunque il suo Festival perché è in grado di realizzare un evento musicale di altissimo profilo ovunque”. Anche Enzo Mazza, amministratore delegato della FIMI, ha voluto ricordare che senza la Rai e senza l’industria discografica “Sanremo è solo una scatola vuota”. Un messaggio chiaro, rivolto direttamente alle istituzioni locali, a tutela di un patrimonio artistico, culturale ed economico condiviso.

A suggellare l’omaggio che la Rai intende riservare ai grandi protagonisti della musica italiana, subito dopo il Festival — nella settimana successiva alla kermesse canora — andrà in onda su Rai 1 il film-tv Franco – Il lungo viaggio, biopic dedicato alla figura straordinaria di Franco Battiato. Il volto del cantautore siciliano sarà quello di Dario Aita, attore palermitano classe 1987, già noto al pubblico per ruoli in Don Matteo, La legge di Lidia Poët e per le collaborazioni con registi come Paolo Sorrentino e Daniele Vicari. Diretto da Renato De Maria e scritto da Monica Rametta, il film è prodotto da Rai Fiction e Casta Diva. L’opera si inserisce nel filone di fiction musicali che la Rai ha costruito negli ultimi anni attorno a personalità come Fabrizio De André, Rino Gaetano, Mia Martini e Franco Califano. La narrazione seguirà l’intero arco umano e artistico di Battiato, scandagliando la sua instancabile ricerca interiore e spirituale, la sua capacità di superare i confini del genere e di fondere musica, pensiero e misticismo. Sarà, come spiegano gli autori, “un lungo viaggio”, nel senso più profondo del termine — e nel segno di una musica che ancora oggi ci parla.