“A volte sembra che siano passati solo pochi anni, altre volte sembra un’eternità. Ci sono tanti ricordi ancora vividi nella nostra mente. È difficile credere che siano passati 30 anni dalla sua uscita”, afferma con emozione Fergal Lawler, batterista dei Cranberries. Con queste parole si apre il tributo sentito a “No Need to Argue“, l’album simbolo della band irlandese che quest’anno festeggia il suo trentesimo anniversario. Per l’occasione, Island/Universal Music celebra la ricorrenza con una serie di edizioni deluxe, tra cui un cofanetto in vinile 3LP in tiratura limitata, disponibile in esclusiva sullo Shop Universal Music a partire dall’8 luglio. A partire dal 15 agosto, invece, saranno disponibili anche altre versioni: una deluxe in doppio vinile, una in doppio CD, un vinile standard, un CD e una versione digitale ampliata.

Pubblicato per la prima volta il 3 ottobre 1994, “No Need to Argue” segnò una svolta decisiva per i Cranberries. Trainato dallo straordinario successo del singolo “Zombie“, l’album consolidò la band come una delle realtà più importanti del panorama alternative rock degli anni Novanta, sia per la sua portata commerciale che per la profondità dei suoi contenuti. Dopo il successo più intimo e sognante del disco d’esordio “Everybody Else Is Doing It, So Why Can’t We?“, il secondo album portò con sé un’evoluzione nei toni, più diretti, intensi e politicamente consapevoli, mantenendo però intatta la sincerità che ha sempre contraddistinto la musica del gruppo. “Non c’è stata alcuna ‘sindrome da secondo album’”, racconta ancora Lawler, “Dolores era piena di idee. Spesso scriveva mentre eravamo in tour, e le nuove canzoni finivano subito nel set. ‘Zombie’, ad esempio, la suonavamo già nel 1993, durante il nostro primo tour europeo con gli Hothouse Flowers. E il pubblico la adorava da subito”. Scritta in risposta agli attentati di Warrington durante il conflitto nordirlandese, “Zombie” divenne immediatamente un brano iconico. Con una potenza lirica e musicale rara, la canzone parlava della brutalità della violenza e delle sue vittime innocenti, in particolare i bambini. “La gente dice che non avremmo dovuto scrivere ‘Zombie’, ma io sono irlandese. Sono un essere umano”, spiegava Dolores O’Riordan, “Mi è permesso provare sentimenti per l’Irlanda del Nord, così come per quello che sta succedendo in Bosnia. Li esprimo nelle mie canzoni. Sta alla gente decidere se ascoltarle o meno”. La nuova edizione deluxe da 3LP include, tra i vari contenuti speciali, una demo inedita di Zombie, preziose registrazioni live del leggendario concerto a Woodstock ’94 e la performance unplugged per MTV andata in onda nell’aprile del 1995. Lawler ricorda con affetto quell’esperienza: “Fu un onore partecipare all’MTV Unplugged e sono davvero orgoglioso che le nostre canzoni non avessero bisogno di tutti i fronzoli che si trovano in studio per suonare meglio. Funzionavano altrettanto bene, essenziali e suonate in acustico”.

A rendere ancora più interessante questa riedizione ci sono due remix firmati da Iain Cook, membro dei CHVRCHES. Inizialmente intimidito dal peso simbolico di Zombie, Cook optò prima per un approccio più vicino alla musica tradizionale irlandese, per poi decidere di virare verso sonorità più dance, con un risultato sorprendente. “Gli ho detto di non preoccuparsi di ciò che pensavano gli altri e di provarci e basta”, ricorda Lawler. “E ha funzionato alla grande”. Con brani come Ode To My Family, I Can’t Be With You, Ridiculous Thoughts e Dreaming My Dreams, l’album rappresentò un momento di consacrazione internazionale per i Cranberries, arrivando al primo posto delle classifiche in Paesi come Australia, Danimarca, Francia, Belgio e Germania, e conquistando la vetta della classifica Alternative Airplay di Billboard. Zombie fu inoltre premiata come “Song of the Year” agli MTV Europe Music Awards del 1995. “Credo davvero che ciò che spinge le persone ad ascoltare i Cranberries sia l’onestà della loro musica”, dichiarava Dolores, “Alcuni fan chiedono: non ti imbarazza cantare di queste cose? Ma io rispondo: è questo che mi rende quello che sono. Non cambierò per nessuno”. A trent’anni dalla sua uscita, “No Need to Argue” resta un album di straordinaria attualità, capace di toccare corde emotive profonde e di parlare ancora oggi a nuove generazioni. Questa riedizione non è solo un omaggio alla carriera della band, ma anche un tributo all’eredità artistica e umana di Dolores O’Riordan, voce indimenticabile che ha segnato la storia della musica contemporanea.