Quello di Aleco (acronimo di Alessandro Carletti Orsini) è semplicemente un bel lavoro di cantautorato italiano: ma l’artista di Chieti questo quarto progetto lo propone nella originale formula di disco + libro, giocando su una priorità da dare, magari leggendo prima il libro e ascoltando il disco .. ma anche ascoltando prima il disco e poi leggendo il libro. L’importante titolo del disco + libro non deve indurci a pensare che ci troviamo di fronte ad uno studio sulla fisiognomica delle popolazioni o sul variare del comportamento umano negli ultimi secoli: da puro cantautore, Aleco analizza (così come aveva fatto anche nel precedente Gli amori alle stazioni) il passare dei mesi nella nostra vita quotidiana di persone semplici ed uguali a tante altre, magari le stesse che ci circondano o abitano nel nostro palazzo. Forse nei momenti tristi pensiamo di essere noi gli unici malati o vittime di depressione latente, ma invece la nostalgia è comune a molti, per non parlare poi della rabbia e di tutti quei sentimenti che ci tolgono energia. Trovo strategico che Aleco parta con questa sua disanima da una cover dei mitico Takeo Watanabe, autore giapponese che ha scritto la canzone che è colonna sonora del cartone animato che in italiano si intitolava Ryan il ragazzo delle caverne: tradotta nel 1979 come Un milione di anni fa (in giapponese uscì come Sen to Kujira: Boku no Ryu no Monogatari), consente ad Aleco di far crescere le aspettative dell’ascoltatore per l’album Il sistema della vita, partendo proprio dalla nostra gioventù legata ad un cartone animato di grande successo! La missione del progetto è lampante: descrivere un viaggio che si snocciola tra le nove canzoni e che crea un circolo apparentemente vizioso, perché alcune cose non cambiano mai nel nostro animo, anche se sul nostro viso stanno avanzando prepotenti le rughe e dei capelli ormai ci sono solo dei vaghi ricordi! Diventa sarcastico Aleco proprio nel brano Maledetta giovinezza, titolo anacronistico e che meriterebbe una nostra reazione violenta per le verità che ci porta in dote: vuoi vedere che quel cazzotto che campeggia in copertina, nasce proprio dalla rabbia nei confronti del cantautore, perché ha cantato cose semplici, ma vere? Maledettamente vere … che ci riportano al suo disco di 4 anni fa intitolato Il sapore della Luna, dove la nostalgia della gioventù era palpabile, con sullo sfondo una storia d’amore, fatta di sguardi e bigliettini, scambiati tra mille risate sulla spiaggia.
Tracklist di questo disco: Un milione di anni fa, Guance rosse, Cuore di seta, Negozio nostalgia, Sogno di una notte di quasi estate, Maledetta giovinezza, Lola, Il sistema della vita, Pinoli.
Aleco – Il sistema della vita (Music Force MF 150)
Tempo di Lettura: 2 minuti