Il 17 ottobre esce Transylfornia, terzo album de La Superluna di Drone Kong, progetto musicale di Fabrizio “Nikki” Lavoro, musicista e voce storica di Radio Deejay. Pubblicato da Drone Kong e distribuito da ADA Music Italy, il disco si presenta come un mix-tape visionario, un viaggio attraverso paesaggi immaginari in cui la fantasia non è una fuga ma una lente per osservare la realtà. In bilico tra sogno e cronaca, l’album accende una luce nuova sul presente, filtrandolo attraverso vampiri che fanno surf, castelli sulla sabbia e onde sonore ispirate tanto all’heavy metal quanto al rock psichedelico, passando per la trap, il cinema e la tradizione cantautorale italiana.

L’universo di Transylfornia è costruito traccia dopo traccia con la stessa cura con cui si costruisce una mitologia. L’intro P.O.D. rende omaggio al “Principe delle Tenebre” Ozzy Osbourne, stabilendo fin da subito un legame con il pantheon del rock, mentre la cover di You Spin Me Round dei Dead or Alive viene trasformata in un lento western gotico che potrebbe tranquillamente essere uscito dalla colonna sonora di un film di Tarantino. Il tutto è cantato quasi interamente in italiano, segno di una volontà precisa: tenere i piedi ben piantati nel presente, anche quando la testa vola altrove. Il cuore del disco è la title track Transylfornia, brano che sarà anche il nuovo singolo radiofonico. Una canzone che suona come un invito a entrare in una “bolla magica” dove tutto è possibile, un universo parallelo in cui i contorni della realtà si sciolgono lasciando spazio all’immaginazione. Ma non si tratta di evasione: tra le righe, nelle immagini surreali e nei personaggi borderline, affiora il ritratto di un mondo che si interroga su se stesso, che cerca nuove forme per raccontare ciò che non si riesce più a dire in modo diretto. Nikki non indossa solo i panni del musicista, ma anche quelli del narratore, del regista, del dj che mixa suggestioni lontane trasformandole in un linguaggio tutto suo.

Ogni traccia ha una sua identità precisa. Superjam è un’esplosione di energia che richiama le jam band più rumorose degli anni ’90. Nino racconta un amore disperato che riecheggia il grunge più malinconico. Laura Kent è un’eroina spaziale inseguita dalla polizia, tra chitarre glam e vibrazioni space-rock. In Dinosauri, la voce narrante è quella del petrolio stesso, in un brano doom-trap che unisce ironia e critica ambientale. Nosferatu, già pubblicato nel 2023, mantiene il suo mood oscuro e ipnotico, mentre Spettro chiude l’album con un’evocazione rarefatta, sospesa tra presenza e assenza. Il sound è sporco ma curato, casalingo ma cinematografico. È bedroom rock che sogna i grandi palchi, o arena rock che accetta il fascino dell’imperfezione. Nikki produce quasi tutto il disco, affiancato da Matteo Cantaluppi su Nosferatu e Fabrizio ‘Fab’ Grossi su You Spin Me Round e Stoned by the Devil. L’artwork firmato Paolo Proserpio contribuisce a rafforzare l’identità visiva del progetto, completando un’operazione che ha il respiro di un concept album ma la libertà creativa di un mixtape. Nikki conferma ancora una volta la sua natura poliedrica: speaker, produttore, autore, performer. Dai primi concerti vicino alle basi americane alle aperture per Jovanotti, dalle trasmissioni radiofoniche cult fino ai live con i Tropical Pizza Soundsystem, la sua carriera è sempre stata un incrocio tra linguaggi e mondi. Transylfornia non fa eccezione: è una raccolta di canzoni che sembrano racconti, scene da un film che non esiste ma che si vorrebbe vedere. Un Halloween permanente in cui i mostri non fanno paura, ma aiutano a comprendere quello che abbiamo davanti agli occhi. In un tempo in cui tutto è iperrealista, Transylfornia sceglie l’immaginazione come arma di resistenza. Non scappa dalla realtà: la reinventa, le cambia volto, le aggiunge zanne, mantelli, deserti e onde. E nel farlo, ci ricorda che la musica può ancora essere un altrove. Un altrove rumoroso, poetico, ironico, psichedelico. Un altrove che suona come casa.